Bollette, elettrodomestici in stand-by: quali consumano di più

La crisi energetica sta colpendo tutti gli italiani e ogni spreco di energia si riflette sulle bollette in maniera sempre più pesante.

Tra questi lasciare accesi in stand-by alcuni elettrodomestici è una cattiva abitudine che molti hanno, e che può costare cara in tempi di aumenti dei prezzi.

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Spegnere questi elettrodomestici può fare risparmiare cifre significative anche in momenti normali, ma con gli aumenti in corso i vantaggi diventano evidenti. Ma quali sono gli elettrodomestici che non bisogna lasciare attaccati alla corrente da spenti per evitare che consumino inutilmente energia?

Crisi energetica e caro bollette

Il costo dell’energia sta aumentando da mesi. Da quando il mondo è uscito dal lockdown, aumentando improvvisamente la richiesta di energia e carburante, il prezzo di petrolio, gas ed energia elettrica ha cominciato a salire. Al naturale aumento dei prezzi per maggiore domanda si è unito il blocco del commercio mondiale. L’improvvisa ripartenza ha creato difficoltà nella gestione del flusso di merci e rallentato le consegne di tutte le materie prime, creando una scarsità artificiale.

Questo ha aumentato ulteriormente i prezzi, fino a che a febbraio la Russia non ha invaso l’Ucraina. L’Europa ha difeso compatta il paese invaso, accogliendo rifugiati e inviando armi e aiuti economici. Per ritorsione, il Cremlino ha tagliato con varie scuse le forniture di gas regolarmente acquistate da vari paesi europei, Italia inclusa.

Questo ha fatto aumentare ancora il prezzo dell’energia e delle materie prime energetiche, soprattutto del gas. L’effetto di tutti questi fattori combinati si è visto sugli aumenti del 59% delle bollette elettriche avvenuti nel mercato tutelato nel mese di ottobre. Questo nonostante il governo italiano e le autorità competenti abbiano attuato diverse misure per limitare gli aumenti e aiutare le famiglie in difficoltà.

Gli elettrodomestici in stand-by

In questa situazione molte famiglie stanno cercando di risparmiare, facendo attenzione a consumare meno energia possibile, sia elettrica che calore. Anche il governo sta spingendo verso questi comportamenti virtuosi, limitando le temperature degli edifici pubblici e consigliando orari e temperature ridotte di riscaldamento.

Ma c’è un’abitudine che già prima dei rincari costava agli italiani decine di euro all’anno. Si tratta di quella di non staccare dalla corrente gli elettrodomestici in stand-by, soprattutto di notte. Molti elettrodomestici infatti consumano anche quando sembrano spenti. L’esempio classico è quello della spia del televisore, ma esistono decine di piccole spie nascoste per casa. Dal computer sempre acceso ma con il monitor spento, alla stessa televisione, le spese si accumulano fino ad arrivare a cifre significative.

Secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, prima dei rincari gli elettrodomestici spenti facevano spende anche 70 euro a famiglia ogni anno. Dopo gli aumenti di questo inverno, che potrebbero non fermarsi al 59% di ottobre, si rischia di arrivare a 100 euro oppure anche a 150 euro. Il consiglio è quindi quello di staccare dalla corrente, tramite interruttori o staccando la presa, gli elettrodomestici non utilizzati. Inoltre è consigliato applicare anche altri metodi di risparmio, come installare lampadine a led o acquistare elettrodomestici di classe energetica alta.

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