Coronavirus variante Delta, quali sono i sintomi? E’ davvero così contagiosa? I dati in Italia

Variante delta sintomi

La diffusione del SARS-CoV-2 in tutto il globo, ha portato con il passare del tempo alla comparsa di mutazioni e conseguentemente di varianti della sequenza WIV04/2019, ovvero di quella che è nota come la sequenza zero/originale che ha sviluppato la forma originaria della COVID-19. La variante Delta del SARS-CoV-2, chiamata lignaggio B.1.617.2, è una variante del SARS-CoV-2 lignaggio B.1.617, ceppo di virus che causa la COVID-19.È stato rilevato per la prima volta in India alla fine del 2020. La variante B.1.617 o VUI-21APR-01 presenta 15 mutazioni genetiche, tra cui quelle delle proteine spike E484Q,G142D,D111D e L452R. Dal primo rilevamento fino al gennaio 2021, ci sono stati pochi casi ma ad aprile si è iniziato a diffondere in almeno 20 Paesi in tutti i continenti.

Variante delta italia

In decisa crescita in tutto il mondo, la Delta è la variante del virus SarsCoV2 dominante in Italia, dove secondo la banca dati internazionale Gisaid è responsabile del 91% dei casi di infezione. Altre cinque le varianti che stanno circolando nel nostro Paese: alcune in deciso calo, come Alfa e Gamma; altre ancora sono praticamente scomparse come la Kappa, parente più mite della Delta, e la Iota; hanno una diffusione minima le varianti Beta, Eta e Lambda. È soprattutto quest’ultima che gli esperti di tutto il mondo stanno osservando con attenzione, a causa della sua grande capacità di trasmettersi. Quasi tutte le varianti che stanno circolando nel nostro Paese sono classificate come Voc (Variants of concern), ossia varianti che destano preoccupazione e sono seguite con attenzione in tutto il mondo, ma di queste è solo la Delta ad avere una diffusione molto alta.«La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale». È quanto ha messo in evidenza il Report settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia in Italia, i cui dati sono riferiti al periodo dal 2 all’8 agosto, aggiornati all’11 agosto. «Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità», si legge ancora nel documento.

Delta virus sintomi

Le persone contagiate dalla variante Delta, infatti, accuserebbero maggiormente i classici sintomi di un comune raffreddore stagionale: naso che cola, tosse, gola infiammata, mal di testa e perdita del gusto. C’è però un sintomo più frequente: è lo starnuto. Gli esperti hanno notato che le persone che erano state vaccinate e poi sono risultate positive al Covid-19 hanno più frequentemente segnalato gli starnuti come sintomo. Uno studio inglese ha inoltre evidenziato come la durata dei sintomi sia stata più breve nelle persone già vaccinate (anche con una sola dose) rispetto a chi non si era vaccinato

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