Bonus 150 euro: chi lo raddoppia e chi rimane escluso

Il governo Draghi ha stanziato un sussidio per permettere alle famiglie in difficoltà di superare più facilmente l’inverno di rincari che ci aspetta. Il bonus 150 però potrebbe essere doppio per alcuni, e completamente azzerato per altri.

Ci sono rari casi in cui il bonus 150 euro può essere ricevuto due volte, e altri in cui si risulta completamente esclusi.

bonus 150 euro
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Si tratta spesso di casi limite, zone grigie della legislazione che riguardano poche migliaia di persone, ma che comunque è importante conoscere in caso si sia inclusi in una di queste eccezioni.

Bonus 150 euro, i parametri generali

Il Bonus 150 euro è stato introdotto dal governo Draghi tramite il decreto Aiuti ter. Il suo fine è quello di fornire un contributo alle famiglie meno abbienti, in modo da contrastare il caro bollette e il caro vita. È un bonus una tantum, modellato attorno al bonus 200 euro di luglio, che quindi non verrà ripetuto nei prossimi mesi, a meno che il prossimo governo non decida il contrario.

Non tutti possono ottenere il bonus 150 euro, e non tutti coloro che lo riceveranno se lo vedranno accreditato nello stesso momento. Sono eleggibili per questo bonus soltanto coloro che non superano un reddito annuo di 20.000 euro. Una sogli molto più bassa dei 35.000 euro necessari per ottenere il vecchio bonus da 200 euro. I primi a riceverlo saranno pensionati, lavoratori dipendenti e percettori del reddito di cittadinanza.

Per queste categorie infatti è molto più semplice ricevere aiuti dallo stato, dato che percepiscono una cifra fissa ogni mese sempre dalla stessa entità, sia essa un datore di lavoro o l’INPS. Più complesso invece raggiungere le altre categorie, in particolare i lavoratori autonomi. Il bonus 150 euro sarà distribuito ai suoi primi percettori nel mese di novembre, per poi essere elargito nei mesi successivi anche agli altri aventi diritto.

Chi raddoppia e chi viene escluso

Ci sono rari casi però, in cui un lavoratore o un pensionato possono ricevere un doppio bonus 150 euro. Si tratta di situazioni pitto sto rare, ma che sono previste come possibili dalla normativa. La prima situazione è quella di una persona che abbia due partite IVA, registrare a due diverse casse previdenziali. In questo caso il lavoratore riceverà un bonus 150 euro per ogni partita IVA, quindi in tutto 300 euro. Questo fermo restando che il lavoratore non abbia percepito più di 20.000 euro nell’ultimo anno.

Altro caso in cui è possibile raddoppiare il bonus da 150 euro riguarda i pensionati. In questo caso, più che una persona che riceve il doppio bonus, sono due persone che ricevono due bonus diversi dalla stessa pensione. L’INPS ha infatti specificato che, in caso una pensione di reversibilità sia divisa tra due persone, entrambe riceveranno il bonus 150 euro. Quella pensione genererà quindi 300 euro di bonus totale.

Esistono però anche alcuni casi in cui si può rimanere esclusi dal bonus 150 euro. Lavoratori domestici, colf e badanti, che non hanno presentato domanda per avere il precedente bonus di 200 euro non potranno ricevere nemmeno questo bonus. Stesso vale per tirocinanti e stagisti. Inoltre non riceveranno il bonus nemmeno i pensionati che hanno avuto accesso al proprio trattamento previdenziale a novembre 2022.

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