Ritirato integratore contro la stanchezza: il motivo è a dir poco inquietante

Il ritiro integratore contro la stanchezza è stato diffuso per via di un’anomalia riscontrata in alcuni lotti. Vediamo nello specifico di cosa si tratta

Il prodotto è piuttosto diffuso sul mercato, per questo il consiglio è quello di non assumere quelli dei lotti ritenuti pericolosi per la salute umana.

Ritiro integratore
Fonte Adobe Stock

Assumere degli integratori per combattere quel senso di stanchezza che ogni tanto ci affligge, è una cosa più che fisiologica. Soprattutto durante i cambi di stagione questa sensazione potrebbe far capolino e quindi si cercano degli “aiuti” per porre rimedio a tutto ciò.

Il primo consiglio è sempre quello di riposare adeguatamente e di concedersi quelle tanto sospirate otto ore di sonno che secondo i medici sono necessarie per il fabbisogno del corpo. Ovviamente non sempre si riesce, ragion per cui spesso ci si affida a degli integratori.

Ritiro integratore: il motivo del provvedimento e il numero dei lotti incriminati

Uno dei più diffusi però è stato ritirato a causa di un pericolo riscontrato al suo interno. Si tratta del Quetidia, soluzione orale, slow fast da 150 ml. Si presenta sotto forma di sciroppo e contiene magnesio, L-teanina, estratto di scutellaria e passiflora. 

Contribuisce al regolare funzionamento del sistema nervoso e alla normale funzione psicologica. È commercializzato da Neuraxpharm Italy S.p.a ed è stato prodotto da H.P.I. Humana Pharma International S.p.a con sede a Casorate Primo (provincia di Pavia) in via Enrico Mattei.

In alcuni lotti però è stata riscontrata una possibile contaminazione fisica che ha portato il Ministero della Salute ad emanare un ordine di ritiro. Quelli che sono stati immediatamente tolti dal mercato sono quelli che riportano i numeri 220342 e 220343 e hanno come data di scadenza il 29 febbraio 2024.

Il motivo della decisione è l’effervescenza del tutto anormale che si presenta quando si apre il flacone e porta il prodotto a fuoriuscire. Al momento non c’è una reale correlazione tra i rischi per la salute e questo fenomeno, ma in via precauzionale è sconsigliata l’assunzione. Quindi, chi lo ha acquistato farebbe bene a buttarlo ed evitare di assumerlo.

Per rimanere aggiornati su questa e altre situazioni analoghe, è bene controllare periodicamente il sito del Ministero della Salute, che costantemente pubblica gli aggiornamenti in merito al lavoro di controllo e di eventuale ritiro dal mercato

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