Contratti luce e gas, arriva una buona notizia: stop alle rimodulazioni, ecco quanto si risparmia

Stop alle rimodulazioni sui contratti di luce e gas già firmati. Il Decreto Aiuti Bis pone un freno fino al 2023 permettendo ai contribuenti di tornare a respirare.

Il pericolo di una rimodulazione inopportuna sembrerebbe arginato, almeno per il momento. Scopriamo le ultime novità.

contratti luce e gas
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Il Decreto Aiuti Bis ha stabilito che nessuna rimodulazione peggiorativa di un contratto della luce o del gas sarà considerata lecita. I fornitori non potranno applicare alcun aumento almeno fino al 2023. Ciò significa che ogni rincaro applicato negli ultimi tre mesi dovrà essere cancellato. Una buona notizia che durerà fino alla primavera del nuovo anno. Diversi mesi, dunque, in cui i contribuenti non si dovranno preoccupare di eventuali modifiche contrattuali unilaterali applicate ai contratti del mercato libero dalle aziende fornitrici di energia elettrica e gas. Un bel sospiro di sollievo, quindi, quando si apriranno le prossime bollette. Così il governo Draghi ha deciso di calmierare i prezzi in continua salita dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Forse uno degli ultimi interventi dell’esecutivo prima di cedere il posto al nuovo Governo dopo le elezioni del 25 settembre.

Contratti luce e gas, nessuna modifica fino al 2023

Le direttive del Decreto Aiuti BIS riguardano unicamente i contratti del mercato libero dato che quelli del mercato tutelato sono gestiti da ARERA. Nel DL si legge che fino al 30 aprile 2023 sarà sospesa la validità di ogni clausola contrattuale che permette all’azienda fornitrice di luce e gas di modificare unilateralmente le condizioni del contratto sulla definizione del prezzo anche qualora sia riconosciuto il diritto di recesso all’altra parte.

Inoltre, saranno annullate tutte le modifiche apportate nei mesi passati. Il testo del DL stabilisce, infatti, che sono resi inefficaci fino al 30 aprile 2023 i preavvisi comunicati in relazione al cambiamento peggiorativo delle tariffe prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti Bis, tranne nel caso di un perfezionamento già avvenuto delle modifiche contrattuali. Considerando il fatto che ogni azienda deve garantire un preavviso minimo di tre mesi, la maggior parte delle modifiche verrà annullata.

Un ultima decisione del DL Aiuti in tema energia

Il Decreto ha stabilità la necessità di far scattare un piano di sostegno per le fasce più deboli della popolazione. Dal mese di gennaio 2023, infatti, i fornitori saranno obbligati a proporre un prezzo del gas naturale che rifletta quello effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso a tutti i clienti vulnerabili. Stessa cosa per i costi efficienti del servizio di commercializzazione e per le condizioni contrattuali e di qualità del servizio. Ciò significa che le aziende dovranno applicare i prezzi definiti dall’ARERA.

Chi sono i clienti vulnerabili? La definizione include i cittadini economicamente svantaggiati, i disabili, i contribuenti con più di 75 anni, chi abita in un’isola minore non interconnessa e i cittadini che vivono in una casa di emergenza a causa di una calamità naturale.

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