Il governo aiuta economicamente chi affitta casa in un’altra città, come funziona la detrazione

Per tutti i lavoratori che sono stati costretti ad affittare una casa in un’altra città per motivi di lavoro arriva una piacevole sorpresa.

È il 30 settembre il termine ultimo per poter presentare il proprio modello 730 e c’è quindi ancora un po’ di tempo che potremmo utilizzare per informarci di quali sgravi fiscali possiamo beneficiare.

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Esistono tantissime persone in tutta Italia che hanno dovuto lasciare la propria città natale per trasferirsi in un’altra a causa del lavoro. In questo articolo spiegheremo come poter accedere ad una serie di vantaggiosi indennizzi economici se ci si trova con un contratto di locazione in una città diversa dalla propria per lavorare.

Dichiarazione dei redditi, detrazione canoni affitto

Secondo la legge italiana è possibile defalcare i costi sostenuti per l’affitto di una casa, o una stanza, in una città diversa da quella della propria residenza per motivi di lavoro. La detrazione di una parte del costo del canone d’affitto mensile pagato è possibile solo nei seguenti casi:

  • Defalcamento per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale;
  • Defalcamento per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale;
  • Defalcamento spettante ai giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni per il costo dell’affitto dell’abitazione principale;
  • Defalcamento dei costi dell’affitto per lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro.

Le detrazioni sopra elencate non sono cumulabili e sarà quindi cura del contribuente scegliere quella più conveniente. Nello specifico, le variazioni della cifra della detrazione sono dovute al proprio reddito e alla tipologia in cui si rientra, suddivise in questo modo:

  • Se non si superano i 15493,71 euro annui si avrà diritto ad una detrazione di 300 euro o 150 euro per redditi fino a 30987,41 euro in caso di detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale;
  • Per l’affitto di un locale adibito ad abitazione principale con contratto in regime convenzionale, nel caso in cui non si superino i 15493,71 euro su base annua si avrà diritto ad una detrazione del valore di 495,80 euro o 247,90 euro per redditi fino a 30987,41euro;
  • Per coloro che non superano i 15493,71 euro su base annua è prevista una detrazione di 991,60 euro per l’affitto di una casa per giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni per l’abitazione principale;
  • Ancora una detrazione del valore di 991,60 euro con reddito complessivo che non supera i 15493,71 euro o 495,80 euro per redditi fino a 30987,41euro, in questo caso a favore dei lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro;

Ricordiamo infine che la scelta della categoria in cui si rientra deve essere inserita nel modello 730/2022 alla sezione V ai rigo E71 (E72 nel caso si sia lavoratori che spostano la residenza per motivi di lavoro).

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