Conservanti alimentari responsabili dei suicidi? È tutto vero, l’allarme della comunità medica

Negli ultimi tempi è salito drasticamente il numero di suicidi tramite un noto conservante alimentare usato comunemente nei salumi.

Il composto chimico utilizzato per conservare la stragrande maggioranza di carne e pesce è il nitrito di sodio ed è usato da diverso tempo proprio per le sue proprietà conservanti.

salame prosciutto
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Il problema è che di recente il nitrito di sodio è diventato il composto chimico preferito per chi vuole togliersi la vita, in special modo questo fenomeno è presente in Canda e negli Stati Uniti.

Aumento dei suicidi, la colpa è del nitrito di sodio

Uno sconcertante aumento dei casi di suicidio legati all’ingerimento di nitrito di sodio ha portato le autorità sanitarie ad esaminare meglio alcuni eventi passati. Le casistiche in aumento di suicidio legati all’utilizzo del nitrito di sodio ha portato la comunità medica a chiedere una regolamentazione più ferrea sul suo utilizzo e la sua disponibilità.

Secondo una recente indagine del Canadian Medical Association Journal (CMAJ), 28 persone sono morte da avvelenamento da nitrito di sodio tra il 1980 e il 2020, in special modo negli ultimi due anni. Anche il centro antiveleni dell’Alberta Health Service ha rilevato un aumento significativo di questo tipo di decessi e, inoltre, pensa che il numero sia di svariate volte maggiore a causa della mancanza di un vero e proprio database sull’avvelenamento da nitrito di sodio. Anche il National Poison Data System degli Stati Uniti ha riconosciuto un aumento di queste strani morti, registrando 47 casi di avvelenamento da nitrito di sodio tra il 2015 e il 2020.

In un articolo comparso qualche mese fa sul Journal of the American College of Emergency Physicians Open, i ricercatori hanno studiato il caso di una persona che aveva ingerito per errore del nitrito di sodio. I medici sono riusciti a salvare la persona in tempo ma il nitrito di sodio aveva già causato una grave forma di metaemoglobinemia, una forma ossidata di emoglobina. L’avvelenamento da nitrito di sodio è davvero difficile da diagnosticare e le morti correlate possono essere facilmente confuse per morti naturali.

Dana Saleh, specializzanda presso l’Università di Calgary, ha posto l’accento sul dosaggio mortale da nitrito di sodio: “In realtà può essere una dose molto piccola a una dose molto grande, quindi è imprevedibile quanto sia letale e sappiamo che può certamente uccidere anche a una dose più bassa“.

Per queste ragioni il nitrito di sodio ha subito varie restrizioni, soprattutto in Gran Bretagna, che ha introdotto il composto chimico tra le “sostanze denunciabili“; ciò significa che se un negoziante vende questo tipo di prodotto è obbligato a segnalarlo alle autorità competenti.

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