In quali casi i lavoratori possono richiedere e ottenere l’anticipo del TFR? Ebbene, la risposta non è scontata.
Sono molti i lavoratori che si chiedono se e in quali circostanze possono richiedere e ottenere l’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dall’alimentazione, passando per le bollette di luce e gas, fino ad arrivare alle piccole necessità quotidiane, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio. Non sempre però, anche a causa del caro vita, le famiglie riescono a pagare i vari beni e servizi di proprio interesse.
Non stupisce pertanto il fatto che in molti siano alla ricerca di qualche fonte di entrata extra. Da qui la volontà, oltre che necessità, di richiedere ad esempio il pagamento anticipato del trattamento di fine rapporto. Ma chi ne ha diritto e in quali casi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Abbiamo già avuto modo di vedere assieme come nel 2023 cambieranno le modalità di pagamento del TFR. Sempre soffermandosi su tale trattamento economico, sono in molti a chiedersi quando è possibile richiedere e ottenere il relativo anticipo. Ebbene, a tal proposito bisogna sapere che per poter avanzare tale richiesta è necessario aver maturato almeno otto anni di servizio presso la stessa azienda.
Ma non solo, il lavoratore deve giustificare la sua richiesta. Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, infatti, l’anticipo del TFR può essere richiesto solo una volta alla propria azienda in determinati casi. Entrando nei dettagli si può richiedere il pagamento anticipato del Trattamento di Fine rapporto se il soggetto richiedente deve sostenere delle spese straordinarie legate alla salute oppure per l’acquisto della prima casa.
È possibile quindi richiedere tale trattamento anche se si desidera riscattare l’abitazione già occupata ad altro titolo, così come per la costruzione o ristrutturazione di un immobile da adibire a prima casa.
L’ammontare massimo di anticipo del trattamento di fine rapporto è pari al 70% dell’importo maturato al momento della richiesta. A tal proposito, inoltre, è bene sapere che non sempre la domanda viene accolta. Non è possibile richiedere l’anticipo, ad esempio, per svolgere lavori di ristrutturazione all’immobile di cui si è già proprietari.
Ma non solo, se l’azienda è in crisi oppure altri lavoratori hanno richiesto lo stesso trattamento di recente, il datore di lavoro può negare il pagamento in anticipo del TFR. Stesso discorso vale nel caso in cui in busta paga vi siano degli addebiti, come ad esempio quelli per la cessione del quinto. Quest’ultimo, infatti, non è compatibile con il pagamento anticipato del TFR.
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