Ciro, trasferito il dinosauro più famoso al mondo: la storia della scienza potrebbe cambiare per sempre

Si chiama Ciro ed è il fossile di dinosauro più famoso al mondo che è stato protagonista in questi giorni di un trasferimento storico. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo. 

Si chiama Ciro ed è uno dei fossili di dinosauro più famosi al mondo. Si tratta di uno dei fossili meglio conservati al mondo, tra quelli ritrovati dagli archeologi negli ultimi decenni, e il cui scheletro oltretutto non appartiene ad un adulto, ma ad un dinosauro baby morto prematuramente.

fossile dinosauro
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E per quanto riguarda i dinosauri, Ciro è l’esemplare che nel mondo vanta il miglior stato di conservazione. Ed è per questo che in questi giorni è stata presa una decisione storica. Ciro infatti sta per lasciare la sede nella città di Benevento che fino ad adesso lo ha ospitato, per essere trasferito a Napoli, e precisamente all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Osservatorio Vesuviano. 

Ciro, ecco dove sarà trasferito il baby dinosauro più famoso al mndo

Qui verrà nuovamente studiato dall’equipe del ricercatore Matteo Fabbri, che dirige il Field Museum of Natural History. Lo scopo dei ricercatori è quello di riuscire, effettuando in primo luogo una tomografia computerizzata, ad estrarre i tessuti molli del fossile, nel tentativo di fare delle comparazioni con gli scheletri e l’anatomia di animali molto più potenti. Allo scopo naturalmente di comprendere al meglio il processo evolutivo che ha portato all’estinzione dei dinosauri, e se esiste un legame con altre specie di vita comparse successivamente. Si tratta insomma di fare una nuova, tecnologica e accurata autopsia a Ciro.

Si tratta dunque di un momento storico per il nostro paese, ritrovato quasi per caso ad ospitare sul territorio uno dei fossili più importanti al mondo e il meglio conservato tra gli scheletri di dinosauri rinvenuti negli ultimi anni. 

Un ritrovamento avvenuto quasi per caso, e non per mano di un archeologo

Il trasferimento avvenuto in questi giorni è stato commentato da Simone Foresta, che ricopre il ruolo di archeologo della Soprintendenza di Caserta e Benevento. Ciro è stato ritrovato nel 1980 e non da un archeologo di professione. A rendersi protagonista di questo incredibile ritrovamento fu infatti un cittadino italiano di nome Giovanni tedesco che lo scoprì per caso nel comune di Petronia.

C’è voluto però un bel po ‘ di tempo affinché la scienza si rendesse conto di quanto straordinaria fosse la scoperta portata alla luce da Tedesco. Soltanto quasi vent’anni dopo, nel 1998, la comunità scientifica si rese conto di trovarsi di fronte ad una fossile baby di dinosauro decisamente fuori dal comune. 

Ecco in che modo verrà studiato Ciro in collaborazione con il Field Museum di Chicago

E che adesso, sarà finalmente studiato in modo molto più accurato che in passato. Come ha spiegato il team di ricerca, adesso si è instaurata “una collaborazione con il Field Museum di Chicago, uno dei più importanti al mondo, e contiamo anche sulla collaborazione del paleontologo Dal Sasso del Museo di Milano, che è stato tra i primi ad occuparsi degli studi sullo Scipionyx. Speriamo di ottenere nuovi risultati per valorizzare sempre meglio l’importante reperto e poterlo rendere quanto più comprensibile al grande pubblico”.

Le attese naturalmente sono tante, riguardo le possibilità coperte di questo nuovo studio, è ciò che lo scheletro di Ciro può aiutarci a scoprire e comprendere del mondo passato. 

 

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