Vediamo come può essere utilizzato il bonus trasporti pubblici anche nel corso del primo mese del nuovo anno.
Il bonus di 60 euro destinato all’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico ha avuto un grande successo.
Infatti, molti viaggiatori hanno potuto usufruirne. La scadenza, è fissata per il prossimo 31 dicembre 2022. Possono richiederlo, le persone con un reddito inferiore a 35 mila euro. Ma attenzione, quello che non tutti sanno è che nonostante l’ultimo mese per richiederlo è dicembre, vi è la possibilità di utilizzare il bonus anche per acquistare l’abbonamento di gennaio 2023. Vediamo come fare.
Andiamo con ordine. Prima di tutto, per inoltrare la domanda di bonus è necessario accedere alla piattaforma messa a disposizione dal Ministero. Come detto, il bonus può essere richiesto dalla stessa persona. Inoltre, alcune aziende di trasporti locali permettono di utilizzarlo anche per rimborsare un abbonamento già acquistato in precedenza. La richiesta va fatta dal diretto interessato o per conto di terzi in caso di figlio minorenne. Dunque, laddove i genitori hanno un reddito superiore a 35 mila euro all’anno, possono comunque chiedere il bonus per i figli. In quanto, il genitore che richiede il sussidio per i figli, nella domanda dovrà indicare il reddito di chi utilizza il bonus.
Quello che non tutti sanno è che possono sfruttare una parte del bonus non utilizzato a dicembre per avere lo sconto anche a gennaio 2023. Facciamo un esempio, per meglio capire come funziona. A dicembre, si è ottenuto il bonus di 60 euro. A questo punto si acquista l’abbonamento mensile, che ad esempio in una città come Milano costa 39 euro. Restano, comunque, altri 21 euro che potranno essere utilizzati per l’acquisto dell’abbonamento del mese successivo. Questo purché l’abbonamento di gennaio venga acquistato entro il 31 dicembre 2022.
Come detto, chiunque abbia un reddito inferiore a 35 mila euro, può inoltrare la domanda per la richiesta del bonus trasporti. Per farlo deve accedere alla piattaforma ministeriale (bonustrasporti.lavoro.gov.it). Nell’istanza deve essere specificato l’importo richiesto, a fronte della spesa che viene sostenuta. Questo per un massimo di 60 euro. Il bonus è contrassegnato da un codice univoco, senza possibilità che possa essere ceduto ad un’altra persona. Il bonus è quindi, nominativo. Quindi, laddove in famiglia ci sono più persone che usano i mezzi pubblici, ognuno deve presentare la propria richiesta. Inoltre, il bonus deve essere utilizzato nel mese solare in cui è stato emesso.
Partiamo da un presupposto: la procedura elaborata dal Ministero prevede che il bonus venga richiesto prima di acquistare l’abbonamento. Tuttavia, alcuni gestori del trasporto pubblico locale consentono di recuperarlo successivamente. Ad esempio, l’ATM a Milano. L’azienda del trasporto pubblico lombardo, ha attivato una propria piattaforma, che richiedere il riaccredito dell’importo del bonus. Indicando, il proprio Iban per avere il rimborso.
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