Le regioni d’Italia hanno deliberato i calendari scolastici per le vacanze natalizie. Ecco quando si ritornerà tra i banchi di scuola nel 2023
Andiamo a vedere le date esatte per ogni singola regione tenendo conto anche di quando cesseranno le attività didattiche prima delle festività.
Il Ponte dell’Immacolata è stato un primo assaggio delle festività natalizie, che inizieranno a breve per quanto concerne le scuole. Infatti le regioni italiane hanno varato i calendari scolastici per quanto riguarda fine e ripresa delle attività in vista delle ricorrenze di fino anno.
C’è chi rientrerà dalle vacanze immediatamente dopo l’Epifania, ovvero il 7 gennaio e chi invece ha tornerà tra i banchi direttamente lunedì 9 gennaio. Scopriamo insieme nel dettaglio come ogni singola regione ha schedulato le proprie vacanze scolastiche.
Scuola, quando si torna a fare lezione nel 2023: i calendari regione per regione
Chi rientra il 7 gennaio 2023
Secondo quanto deliberato dalle singole regioni si rientra subito dopo la Befana. Quindi si riprende di sabato e non ci sarà il ponte fino al lunedì. Si tratta di quelle regioni in cui nella maggior parte dei casi è stato invece disposto il ponte per l’Immacolata.
Nello specifico si tratta delle Province di Trento e Bolzano, della Toscana, della Sardegna, della Lombardia, del Lazio, dell’Emilia Romagna e della Campania.
Chi rientra il 9 gennaio 2023
Tutte le altre invece hanno deciso di prendersela con comodo. D’altronde ha anche maggior senso fare in questo modo in modo tale da non interrompere nuovamente le lezioni dopo appena un giorno.
Fanno parte di questo lotto Veneto, Valle d’Aosta, Umbria, Sicilia, Puglia, Piemonte, Molise, Marche, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Calabria, Basilicata. Insomma anche in questo caso l’Italia è spaccata a metà. Ognuno ha agito come meglio riteneva opportuno anche in base alle proprie tradizioni tipiche e ai propri ritmi.
Fatto sta che sarà comunque per tutto il comparto scolastico un bel periodo di sosta prima di riprendere con le chiusure dei quadrimestri e con il rush finale dell’anno. Finalmente passata la fase più grave della pandemia non ci sono più problemi legati alla frequenza in presenza, che resta la forma più diretta ed immediata per far apprendere al meglio ai nostri ragazzi.
