Disposto il ritiro per un lotto di alici marinate per rischio fisico. Andiamo ad approfondire la questione che fortunatamente è stata subito portata alla luce
Chi le avesse già malauguratamente prese è tenuto in primis a non consumare e naturalmente a riportarle al punto vendita dove le ha acquistate.
Il cibo deve essere un piacere e naturalmente deve essere consumato in sicurezza. Per questo i controlli sono sempre all’ordine del giorno e appena viene riscontrata anche la minima criticità si prendono dei provvedimenti.
Stavolta è toccato alle alici marinate del marchio “Corcione Ingross di Cinzia Genovese”. Andiamo a scoprire cosa è successo esattamente e cosa ha deciso il Ministero della Salute a riguardo.
Alici marinate: cosa è stato trovato all’interno e quali problemi possono insorgere
La denominazione esatta del prodotto è “Alici marinate dolci e piccanti” il numero di lotto è 261022 con data di scadenza il 26/06/2023. Per rendere meglio l’idea si tratta di una vaschetta da 200 grammi contenente l’alimento da non consumare per nessuna ragione.
Il Ministero ha emesso un avviso per “rischio fisico”, che è quello relativo ad un qualcosa di visibile e che entra a contatto con il cibo. Gli esempi più comuni sono i capelli, i peli e le unghie, ma anche materiali che sono serviti per la lavorazione del prodotto stesso come il legno, la plastica e il vetro.
Stavolta però la questione appare un po’ più complicata visto che sul pdf disposto dal dicastero di competenza si legge che il richiamo è dovuto alla “presenza di larve vive di Anisakis S.P.P”.
Per effetto di ciò coloro che hanno già acquistato una confezione di queste alici sono invitati caldamente a non consumarle e riportarle dal venditore dal quale si sono riforniti. Per quanto concerne il marchio di identificazione del produttore è IT2911 e la sede è lo stabilimento è via Masseria Coppola C/da Alaia 57bis a Somma Vesuviana in provincia di Napoli.
Andando nei particolari della contaminazione l’Anisakis è un genere di verme che si può trovare all’interno di numerose specie marine. Essendo piuttosto grandi (tra 1 e 3 cm) sono visibili anche a occhio nudo. Se riescono ad entrare nell’organismo umano provocano l’anisakidosi. In pratica è un’infezione che prende il tratto gastrointestinale. Il rischio c’è solo se il pesce si consuma a crudo. La cottura va a scongiurare ogni problematica di questo genere.