Libretto Postale, il rischio di perdere il capitale esiste: è bene che tutti sappiano

I titolari di un Libretto Postale non devono sentirsi totalmente al sicuro, arriverà un momento in cui potranno (momentaneamente) perdere il capitale.

Se non si effettueranno operazioni sul Libretto Postale per dieci anni diventerà dormiente e i soldi verranno trasferiti in un Fondo Consap.

Libretto Postale
Eco di Milano

I Libretti Postali sono un ottimo strumento di risparmio per tutelare i soldi e vederli crescere nel tempo. Non prevedono costi di apertura né di gestione e sono garantiti dallo Stato Italiano. Sono proprio queste caratteristiche a far dimenticare ai titolari di possedere un Libretto. Passano gli anni e i movimenti diventano sempre più rari finché spariscono del tutto. Ebbene, questo non deve accadere perché dopo dieci anni di assenza di operatività i Libretti diventano dormienti e Poste Italiane potrà trasferire la somma depositata al Fondo gestito da Consap. Il titolare si ritroverà, dunque, senza la possibilità di ritirare il proprio capitale se non dopo aver messo in atto una procedura di recupero che richiederà del tempo.

Libretto Postale dormiente, cosa sapere

Poste Italiane definisce dormienti i Libretti senza movimenti da più di dieci anni il cui saldo è superiore a 100 euro. Si tratta di prodotti non interessati da provvedimenti o blocchi operativi su cui il titolare, dunque, avrebbe la possibilità di operare tranquillamente versando denaro o prelevandolo.

Trascorsi i dieci anni di silenzio, le somme depositate saranno devolute al Fondo Consap. Occorre controllare subito, dunque, la presenza di un eventuale Libretto perché Poste Italiane ha comunicato di aver effettuato un censimento per verificare quali e quanti fossero i Libretti dormienti al 31 agosto 2022. Ha riferito, inoltre, che provvederà alla loro chiusura entro il 2 aprile 2023. Prima di questa data, dunque, sarà necessario riattivare il Libretto per non perdere momentaneamente il capitale.

Come “svegliare” il Libretto

Prima di tutto occorre sapere se si è in possesso di un Libretto dormiente. Basterà controllare la lista che Poste Italiane ha messo a disposizione dei clienti sul portale ufficiale. Una volta verificato di esserne possessore basterà recarsi presso un Ufficio Postale per effettuare un versamento o un prelievo in modo tale da riattivare il prodotto. Un passo semplice che eviterà la trafila per il recupero delle somme una volta che sono state trasferite nel Fondo.

L’iter richiede di verificare che il capitale sia veramente confluito nel Fondo accedendo al portale Consap e selezionando “Cerca Rapporto Dormiente”. Successivamente si potrà inoltrare domanda di rimborso il cui modulo varia in base al tipo di Rapporto. Tale modulo si potrà scaricare online, stamparlo e compilarlo per poi inviarlo tramite raccomandata A/R in unione all’Attestazione della devoluzione del Rapporto al Fondo. L’indirizzo di invio è Consap Spa, Servizi Interventi bancari ausiliari, via Yser 14, 00198 Roma.

Bisognerà attendere le verifiche della Consap e aspettare l’esito prima di ottenere il rimborso.

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