Ingrassare? Non è (solo) questione di alimenti: c’è un fattore decisivo

Gli alimenti, di per sé, non fanno ingrassare. Tutto dipende dal quantitativo e dal corretto bilanciamento nella dieta. E di questo con lo stile di vita.

Le diete fai-da-te, il più delle volte, non sono la soluzione giusta. I consigli di un nutrizionista, piuttosto che un piano alimentare stilato da un dietologo, rappresentano una strategia di gran lunga migliore.

Alimento linea
Eco di Milano

Anche perché, non sempre le proprie convinzioni su questo o quell’alimento corrispondono a una verità scientifica. Quasi mai per la verità. Potrebbe quindi accadere che un cibo, ritenuto positivo per la linea, sia in realtà deleterio. Viceversa, altri ritenuti meno determinanti potrebbero in realtà costituire un apporto nutritivo importante per la nostra forma fisica. Andiamoci piano, quindi, prima di attribuire a qualche alimento la maglia nera di responsabile dell’ingrassamento. Qualche insospettabile, infatti, potrebbe essere dietro l’angolo. È chiaro che, su alcuni piatti, di dubbi ve ne siano pochi. Se non altro per il modo in cui li si cucina, piuttosto che sull’alimento in sé. Evitando di ragionare su bombe caloriche evidenti (ad esempio i cibi fritti o porzioni eccessive di carboidrati), meglio tener presente il parere dei professionisti.

Secondo i nutrizionisti, infatti, non vi sarebbe un alimento in grado di far ingrassare più di altri. Almeno non per le sue caratteristiche nutritive. Il quantitativo è chiaramente un fattore essenziale: con 200 grammi di piazza o di patatine, ad esempio, ingrassare sarebbe complicato, pur a fronte di un regime alimentare palesemente squilibrato e privo dei requisiti nutrizionali realmente importanti per il nostro organismo. Se la quantità dovesse aumentare, il rischio di influenze negative sulla salute (e quindi anche sul peso) sarebbe decisamente più elevato. In questo senso, il famoso detto sul “troppo che stroppia” è sempre valido. Questo perché le calorie assunte sarebbero più di quelle di cui il nostro corpo avrebbe realmente bisogno.

Ingrassare, non solo questione di alimenti: lo dicono gli esperti

Le funzioni vitali sono le stesse per ogni individuo ma l’apporto calorico varia a seconda dello stile di vita che si conduce. Uno sportivo, ad esempio, avrebbe un fabbisogno maggiore rispetto a una persona che svolge un lavoro prettamente sedentario. Tuttavia, non tutti gli alimenti sono uguali fra loro. Alcuni hanno già di per sé un quantitativo maggiore di calorie e, per questo, anche una porzione di minore entità sarebbe sufficiente per garantirsi il giusto apporto nutritivo. Per quel che riguarda i cibi ipercalorici, il rischio di esagerazione sarebbe dietro l’angolo. Tuttavia, il cibo in sé non sarebbe decisivo. Piuttosto, una condotta alimentare di questo tipo mantenuta per diverso tempo sarebbe tanto più deleteria che non il singolo alimento consumato.

Considerando che l’apporto nutritivo non si basa sulle sole calorie, anche esagerare con una dieta ipocalorica potrebbe essere controproducente. Questo perché il nostro corpo ha bisogno di ogni componente nutrizionale per funzionare come si deve e l’armonia fra i vari nutrienti contribuisce a regolare al meglio il meccanismo del nostro organismo. Non è, quindi, una questione di alimenti. O meglio, non solo. Il perdere peso sarebbe chiaramente favorito da un’alimentazione composta dai cibi notoriamente meno calorici (frutta e verdura in primis) ma il vero segreto è nell’equilibrio sul cosa e il quanto. Gli stessi consigli medici cercano di bilanciare le componenti nutritive, limitando l’eliminazione totale di un cibo rispetto a un altro. Il nostro stile di vita farà il resto.

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