Stop alle caldaie a gas: il futuro è delle pompe di calore

L’Unione Europea ha un piano che permetterà alle famiglie di risparmiare fino a €400 all’anno: stop alle caldaie a gas.

La diffusione delle pompe di calore per le famiglie, produrrà un risparmio di oltre €400 l’anno. Quello di cui stiamo parlando è il piano dell’Unione Europea che prevede uno stop alle caldaie a gas entro il 2029.

stop alle caldaie a gas
Eco di Milano

Per contribuire a produrre un risparmio in bolletta elettrica, si sta puntando sull’elettrificazione del riscaldamento. A quanto pare questo sistema permetterà di ottenere un significativo risparmio economico rispetto alle caldaie a gas. Senza dimenticare la riduzione di emissioni derivanti dall’utilizzo delle pompe di calore.

Non a caso negli ultimi anni si è registrato un aumento vertiginoso di pompe di calore, sia in Italia che in altri paesi europei. In particolare, in Germania è stato accelerato il meccanismo che porterà alla dismissione dei vecchi sistemi che utilizzano solo fonti di energia provenienti dai combustibili fossili.

Tuttavia, sebbene il sistema di elettrificazione del riscaldamento comporti numerosi vantaggi, non mancano gli aspetti negativi come: il costo iniziale e il problema nella fornitura di componenti.

Stop alle caldaie a gas: l’Unione Europea fa sul serio

Con l’aumento dei costi in bolletta, dovuti all’emergenza gas metano, si è assistito ad un’impennata di acquisti di pompe di calore.

È, dunque, evidente che si sta andando verso l’elettrificazione dei sistemi domestici, ma anche pubblici.

È innegabile che l’utilizzo di pompe di calore, per l’alimentazione degli impianti di riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, rappresenti un incredibile vantaggio. Quest’ultimo aumenta considerevolmente se alla pompa di calore è associato un sistema che trae energia dalle fonti rinnovabili (es. impianto fotovoltaico).

Una scelta di questo tipo comporta importanti benefici ambientali, economici e sociali.

Sotto l’aspetto economico si prevede un risparmio di oltre €400 all’anno per ogni famiglia.

Le pompe di calore: la soluzione alla crisi

La crisi energetica che ha caratterizzato il 2022 ha reso necessario una riconsiderazione sulle fonti di energia. Va detto che la transizione ecologica era già stata ampiamente prevista negli anni passati. Tuttavia, il contesto geopolitico attuale ha contribuito a dare un’importante accelerata al meccanismo.

Oggi si è alla ricerca di sistemi che riescano a ridurre la dipendenza dell’Occidente dal gas metano.

Ed è così che la soluzione più immediata sembra arrivare dalle pompe di calore.

A confermare che le pompe di calore siano una delle soluzioni all’attuale crisi energetica, ci ha pensato il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia, Fatih Birol, che ha affermato:

“L’Europa ha di fronte una sfida ancora più dura il prossimo inverno. Per questo i governi devono agire immediatamente per accelerare sull’efficienza energetica, le rinnovabili e le pompe di calore, e per ridurre strutturalmente la domanda di gas. Questo è essenziale per la sicurezza energetica dell’Europa, il benessere dei suoi cittadini e delle sue industrie e la transizione verso l’energia pulita”.

Tra l’altro, anche nel piano RepowerEU della commissione europea, si legge che tra gli obiettivi vi è quello di abbandonare i combustibili fossili in favore delle energie rinnovabili. Inoltre, nel medesimo documento si prevede un raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore.

In base alle stime, si ritiene che entro i prossimi cinque anni potrebbero esserci circa 10 milioni di unità.

Ad ogni modo, nel piano di eliminazione graduale delle caldaie alimentate con i combustibili fossili, la deadline è stata fissata alle 2029.

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