I cioccolatini più famosi via dal mercato: trovate larve di insetti!

Il ritiro alimentare sembra essere ormai diventato una vera e propria costante in quel che riguarda il nostro quotidiano. Situazioni anomale.

Sempre più spesso, al giorno d’oggi ci troviamo di fronte a situazioni riguardanti il settore commerciale che spesso nemmeno avremmo mai immaginato. In questa fase ci troviamo di fatto in una condizione completamente nuova in cui quelle che sono le dinamiche più aspre, negative, per intenderci, si riscontrano in modalità assolutamente nuove. La provvisorietà, la drammaticità di tutta la situazione provoca non pochi guai ai cittadini italiani.

Cioccolatini
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In questi ultimi tempi abbiamo assistito a situazioni assolutamente fuori dal comune. Situazioni che riguardano da vicino il quotidiano dei cittadini. Le ultime situazioni, per l’appunto, gli ultimi numerosi fatti di cronaca che hanno riguardato da vicino gli alimenti ci hanno consegnato un paese che spesso facciamo fatica a riconoscere. Un paese travolto in molti caso da disservizi, da problematiche che riguardano la sicurezza dei propri cittadini.

La sicurezza insomma al primo posto, soprattutto in un settore, quello alimentare, dove badare alla salute di chi è consumatore finale è praticamente la prima cosa da considerare. Per fortuna, al giorno d’oggi, i controlli possono arrivare da numerose direzioni e di conseguenza in questo modo è più facile riscontrare eventuali problematiche. Pensiamo a quanto letto nei mesi precedenti, una vera e propria ecatombe, se cosi può essere definita.

Non è da poco che i ritiri presso supermercati e non solo, riguardanti articoli di natura alimentare rappresentano praticamente la consuetudine. Proprio i numerosi controlli che in genere si fanno in certi casi, controlli che arrivano, cosi come anticipato, da numerose direzioni, riescono a far emergere particolari dinamiche negative. Ogni genere alimentare nei mesi passati è stato coinvolto in almeno un ritiro, un elenco incredibile che mai avremmo immaginato di considerare.

Abbiamo visto ad esempio la vicenda delle uova Kinder contaminate, che hanno causato in giro per l’Europa numerosi casi di Salmonella. Addirittura, il tutto ha portato alla chiusura di uno stabilimento in Belgio. In tutto ciò c’è da considerare che la cosa si è concretizzata nel periodo pasquale, nel periodo clou insomma delle uova di cioccolato, con tutti i danni che ciò ha comportato all’azienda ed all’intero settore. Oltre i casi limiti abbiamo qualsiasi tipologia di prodotto ritirato negli ultimi mesi sempre per contaminazioni varie.

L’ultimo caso reso noto negli ultimi giorni ha riguardato una nota azienda italiana, impegnata nella produzione di prodotti di pasticceria e cioccolateria. Stiamo parlando di Pernigotti. I prodotti ritirati in questione fanno parte di alcuni lotti di gianduiotti e cremini. L’azienda di Novi Ligure, in provincia di Alessandria. Il ministero della salute ha provveduto al ritiro dei prodotti in questione predisponendo una serie di indicazioni in merito.

I cioccolatini Pernigotti via dal mercato: i lotti degli articoli ritirati dal ministero della salute

Il ritiro in questione è stato disposto per la possibile presenza di corpi estranei, nello specifico si tratterebbe di  “plodia allo stadio larvale”, meglio note come “farfalline della farina”. Parliamo di minuscoli insetti, assolutamente innocui per l’uomo che generalmente infestano farine di cereali, paste alimentari e  frutta secca. Lo ha reso noto il ministero della salute.

L’operazione riguarda le confezioni Pernigotti da 150 grammi dei “gianduiotto-praline di cioccolato alle nocciole gianduia” e quelle sempre da 150 grammi di “cremino-praline al cioccolato al latte e alle nocciole gianduia con farcitura alla nocciola”. Nel primo caso i lotti/scadenze interessati sono i seguenti: L4D 10.04.24 / L4D 13.04.24 / L4D 19.04.24; nel secondo quelli 13.04.24 / L4D 14.04.24 / L4D 17.04.24. Si invitano i clienti a non consumare i prodotti in questione qualora fossero già stati acquistati e di riportare le confezioni specifiche presso il punto vendita d’acquisto. La sicurezza, insomma, continua ad essere giustamente la prerogativa essenziale in certe particolari situazioni.

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