Non ti ami abbastanza? Come capirlo e cosa fare per rimediare

Può sembrare scontato ma amare se stessi per davvero non è una cosa così semplice. Quali punti bisogna analizzare per capire cosa è necessario fare per amarsi di più

Andiamo a comprendere come nasce la mancanza di amor proprio e quali sono le diverse forme del “non amarsi”. Tutto ciò che bisogna sapere su questa delicata tematica.

Amare se stessi
Fonte Adobe Stock

Fermarsi a pensare a quanto “ci si ama” davvero è un’attività a cui pochissime persone prestano cura. Spesso lo si dà per scontato in virtù della natura egoistica umana. In realtà non è così, non è sempre detto che volersi bene sia un fatto assodato.

Alle volte le persone fanno fatica ad accettare degli aspetti della propria personalità fino ad arrivare a vivere dei veri e propri conflitti interiori. Per fortuna però si può imparare a farlo facendo un’analisi introspettiva utile a portare maggiormente alle luce quei lati del proprio sé che proprio non piacciono.

Amare se stessi: cosa fare per imparare a volersi bene per davvero

Arrivare al punto di non amarsi quindi è molto più semplice di quanto si crede. Subire forti critiche soprattutto in tenera età può far sviluppare delle credenze disfunzionali che anche inconsciamente può portare l’individuo a sentirsi incapace, sgradevole o poco attraente.

Nel corso del tempo però questo meccanismo può portare a vivere le situazioni con estrema ansia o a reagire attraverso sentimenti di tristezza, sconforto o addirittura vergogna. Si arriva al punto di aver paura di mostrarsi per ciò che si è. Tutti chiari sintomi del fatto che purtroppo non ci ama abbastanza o comunque come si dovrebbe.

I segnali di questo “comportamento” sono molteplici e chiari e si va dal trascurare il proprio corpo e della propria salute, non sentirsi libero di esprimere la propria natura, non esprimere mai le proprie idee, non accettare seriamente i complimenti, essere esigenti con sé stessi, non sentirsi meritevoli dell’amore degli altri e vivere con i sensi di colpa.

Seppur siano casistiche diverse tra loro hanno tutte un comune denominatore, ovvero  sminuire la propria persona. Ci si fanno domande a cui si danno delle risposte piuttosto classiche del tipo “perché devo prendermi cura di me? Non sono poi così importante”.

O ancora, si è sicuri di non piacere e che le proprie opinioni non meritino la considerazione altrui o si arriva perfino a credere che quando succeda qualcosa di spiacevole sia sempre colpa propria a prescindere.

Da qui che bisogna ripartire per imparare ad amarsi. Ribaltare tutti questi aspetti imparando a stare in mezzo agli altri con cortesia e gentilezza senza aver paura di comunicare ciò che si vuole. Mettere dei confini chiari tra se e il prossimo in modo tale da vivere le relazioni alla pari.

Solo così si possono realmente accantonare i propri malesseri emotivi. La regola principale da tenere a mente è quella di non mettere mai secondo piano il proprio valore, anzi è bene esporlo con zelo e vanto. Non bisogna mai adattarsi agli solo per compiacerli, sarebbe la più grave sconfitta per la propria anima.

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