Multe, arriva il condono: ecco quali saranno annullate

Il governo di centrodestra appena insediatosi ha già pronto il condono per i debiti con lo Stato, tra cui le multe stradali.

Il governo del presidente Meloni ha già stilato una bozza del decreto fiscale che perdonerà migliaia di evasori delle tasse, ma anche chi non ha pagato contravvenzioni passate.

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Il condono serve soprattutto, secondo il governo, a smaltire le cartelle inesigibili per rendere l’Agenzia delle Entrate meno ingolfata da piccole pratiche che porterebbero comunque allo Stato meno soldi di quanto ne spenderebbe per portarle a termine. Le opposizioni criticano la norma, sottolineando che incentiva i comportamenti evasivi che rubano alle tasche degli italiani miliardi ogni anno.

Condono, quali multe saranno annullate

Il governo del presidente Meloni si è da poco insediato ed è già pronto a rispettare una delle promesse elettorali più care a chi lo ha votato: il condono fiscale. Misura che da sempre sta molto a cuore alla destra, permette a chi ha debiti con la Pubblica Amministrazione dovute a multe o tasse non pagate di essere totalmente perdonato.

Al momento la legge è ancora soltanto una bozza, ma l’idea della maggioranza è quella di annullare completamente tutte le cartelle esattoriali al di sotto dei mille euro. Nessuna pratica, nessuna richiesta necessaria, soltanto uno stralcio per tutti i debiti di questa entità o inferiori con la pubblica amministrazione. L’entità di questo perdono fiscale fa rientrare nella misura una parte maggioritaria delle multe stradali non pagate, che spesso costituiscono cifre relativamente basse rispetto a cartelle più importanti.

La bozza però non prevede che il condono sia totale. Le date in cui questi debiti sono stati contratti saranno molto limitate. Si parla di annullare soltanto i debiti sotto i mille euro per quelle multe e sanzioni amministrative contratte tra il 2000 e il 2010. Multe molto vecchie quindi, che non vale la pena per l’Agenzia delle Entrate riscossione cercare di riscuotere.

Pace fiscale e condono

La ragione per cui le misure di condono fiscale sono attuate è quella di facilitare il lavoro dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, rendendola più efficiente. Il problema sarebbe che le migliaia di cartelle accumulate negli archivi per piccole infrazioni non valgono la pena di essere riscosse. Allo stato costa di più far valere il proprio diritto di riscuotere le sanzioni amministrative e le tasse che quanto guadagnerebbe dalla riscossione stessa.

Il problema è che questa misura incentiva alcuni comportamenti molto diffusi in Italia. L’evasione fiscale è un problema enorme, sia quella dei piccoli contributori che quella della grandi multinazionali. Allo stesso modo moltissimi comuni hanno difficoltà a riscuotere le multe stradali, che darebbero ossigeno alle loro casse in difficoltà. Condoni ciclici come ci sono stati in Italia da sempre, sono una promessa a chi non paga multe e tasse. Se ignori il fisco abbastanza a lungo prima o poi ti verrà tutto perdonato.

Il problema di questa politica è che ogni anno lo stato, e quindi tutti i cittadini, perdono milioni se non miliardi di euro in tasse non pagate. Il risultato è la cronica mancanza di fondi per moltissime attività pubbliche.

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