Bonifico istantaneo, soldi in 10 secondi: sprint contro il contante

Il bonifico è la transazione tracciabile per eccellenza. E, per la Commissione europea, il vero futuro per la sicurezza sui pagamenti.

 

Inserire i dati, digitare l’importo e schiacciare un tasto. Tanto basta per effettuare, totalmente da remoto, la principale delle operazioni di pagamento da parte dei contribuenti.

Bonifico istantaneo
Foto: Canva

Anche in veste di consumatori naturalmente. Il bonifico rappresenta la forma di pagamento per certi versi più sicura, sia che venga effettuata gestendo l’operazione totalmente da per sé, sia (chiaramente) in presenza di un operatore bancario o postale. Nondimeno, si tratta della transazione tracciabile per eccellenza, nel pieno rispetto di quanto disposto per l’abbandono progressivo del contante in favore di strumenti di pagamento verificabili. Per questo l’Unione europea ha proposto un ulteriore sprint in questa direzione, lanciando una proposta di accelerazione per quel che riguarda i bonifici istantanei. Operazione e ricezione (o versamento) del denaro in 10 secondi.

Un sogno per chiunque. Anche se, per la verità, la cosiddetta “rivoluzione digitale” ha già ampiamente consentito di eseguire tali pratiche in modo snello e agevole, oltre che in un’ottica di sicurezza sempre più sofisticata. Nello specifico, la svolta proposta dalla Commissione europea riguarda la modifica del regolamento Sepa, ovvero la Single Euro Payments Area, che regola tutti i pagamenti nell’area Euro. Novità che riguarderebbe, indistintamente, tutti i potenziali pagatori, dalle imprese fino ai semplici cittadini, a patto che questi possiedano un conto. Postale o bancario ovviamente.

Modifiche regolamento Sepa: arriva la svolta sul bonifico istantaneo

L’idea dell’Europa è chiara: velocizzare il bonifico al fine di renderlo realmente un’alternativa credibile ai contanti nel momento in cui la transazione debba avvenire velocemente. Questo perché, ora come ora, il tempo medio per far sì che i soldi arrivino effettivamente a destinazione è di circa 72 ore, quindi tre giorni lavorativi. L’eventuale riduzione dei tempi dipende dalla banca che gestisce il pagamento o dalla possibilità di scegliere l’opzione prioritaria. Concessa però solo a seguito di comprovate esigenze. Per il resto, sono valide le “precauzioni” consuetudinarie, evitando ad esempio di effettuare il bonifico di venerdì. In questo caso, infatti, difficilmente il destinatario riceverà i soldi spettanti prima del martedì successivo. La modifica del regolamento Sepa dovrebbe rimuovere del tutto questi ostacoli.

Per ora si tratta di una proposta ma non è improbabile che diventi normativa in tempi brevi tenendo presente che quasi ogni istituzione, nazionale o comunitaria, ha l’interesse affinché i pagamenti siano del tutto tracciabili e verificabili. Anche da un punto di vista della sicurezza visto che via bonifico possono essere effettuati pagamenti anche di importo piuttosto elevato. Certo è che svolgere il tutto in soli 10 secondi sarebbe una svolta sul serio. Significherebbe, sostanzialmente, inviare e ricevere denaro in modo praticamente istantaneo, senza attendere i canonici giorni lavorativi né eventuali responsi da parte dei riceventi. Senza contare che sarebbe un’inversione di tendenza piuttosto marcata, non solo per l’Italia ma per l’Europa in generale, dove appena l’11% dei bonifici vengono fatti in modo istantaneo. Facilitare il tutto sarebbe un ulteriore passo verso un futuro cash-free. Non dimenticando la comodità.

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