Pensioni, 200mila anziani a rischio pignoramento: ecco la legge che li salva

L’aumento delle bollette e in generale del costo della vita potrebbe rendere difficile per molti pensionati pagare i propri debiti. Si calcola che 200.000 anziani potrebbero andare in sofferenza creditizia. A salvare le loro pensioni dai pignoramenti però è arrivata una nuova legge che protegge la loro pensione. 

Il nuovo minimo vitale protegge i pensionati dai pignoramenti. 200.000 anziani potrebbero vedersi le proprie pensioni pignorate, ma non oltre una certa soglia.

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L’inflazione fa paura soprattutto agli anziani pensionati con situazioni creditizie in sofferenza. I debiti pesano e gli interessi si alzano a causa dell’amento del costo del denaro, e si prevedono numerosi pignoramenti nei prossimi mesi. Il nuovo minimo vitale però garantisce una protezione contro questi provvedimenti, permettendo al debitore di vivere dignitosamente nonostante la situazione di credito.

Pensioni e debiti, i dati di Favor Debitoris

Un’indagine diffusa alcune settimane fa da Favor Debitoris, indicavano in 200.000 gli anziani pensionati che andranno in sofferenza di credito nei prossimi mesi. Una cifra molto alta, causata soprattutto dal rincaro dei prezzi dell’energia causati dall’invasione russa dell’Ucraina. Un problema molto esteso quindi, che potrebbe riguardare non solo una fetta significativa della popolazione, ma anche il sistema creditizio italiano.

Secondo l’associazione infatti, nei prossimi mesi le banche italiane riceveranno in totale 150 miliardi di euro di sofferenze creditizie a causa di questi rincari. Questa situazione, resa ancora più critica dalla speculazione internazionale, potrebbe portare gli istituti di credito a rivalersi ancora di più sui debitori tramite lo strumento dei pignoramenti.

Il pignoramento procede in un ordine preciso. I primi beni che un debitore si vede pignorati sono quelli più facilmente trasformabili in denaro liquido. Per questa ragione contanti, conti corrente e entrate sono le prime fonti di reddito che finiscono nel mirino delle banche o dello stato, seguiti dagli oggetti preziosi come gioielli o opere d’arte. Ma una nuova legge protegge i pensionati dai pignoramenti.

Minimo vitale, quanto è aumentato

Il minimo vitale è un principio per cui enti privati e stato non possono pignorare le entrate fondamentali per la sopravvivenza di un individuo. Questo permette al debitore di continuare a vivere una vita dignitosa pur ripagando forzatamente il proprio debito. Questa cifra fino a pochi mesi fa si aggirava attorno ai 750 euro, molto bassa se si considera anche l’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione.

Per questa ragione un emendamento a firma Movimento 5 Stelle ha modificato questa soglia, portandola fino a 1000 euro. Questo significa che, anche in caso di pignoramento dovuto ad una situazione creditizia critica, il debitore potrà continuare a ricevere fino a 1000 euro della propria pensione senza che questa possa essergli pignorata.

Secondo Favor Debitoris, questa norma sarà fondamentale per garantire nei prossimi mesi una vita dignitosa a migliaia di persone. La situazione potrebbe peggiorare se l’inflazione non rientrerà sotto controllo, e misure del genere potrebbero rendersi sempre più necessario. Starà al nuovo governo che uscirà dalle imminenti elezioni occuparsi di questi problemi fin dal primo giorno.

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