Caro bollette, gli effetti sulla nostra industria sono devastanti: la situazione

Il prezzo dell’energia sale e la bilancia commerciale ne soffre, a causa dell’aumento del costo delle importazioni e del caro bollette.

La bilancia commerciale italiana è negativa, ma non per un calo delle esportazioni. Cosa sta succedendo al Made in Italy?

caro bollette
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È l’effetto dell’aumento dei prezzi dell’energia, dal gas al petrolio. Il nostro paese spende moltissimo nelle importazioni e questo frena il PIL. La bilancia commerciale diventa negativa, evento raro per un paese che si basa molto sulle esportazioni come l’Italia.

Caro Bollette, gli effetti sul Made in Italy

Per capire quanto il calo bollette stia impattando sul nostro paese, bisogna prima capire il concetto di bilancia commerciale. La bilancia commerciale è il saldo che si ottiene sottraendo il valore delle importazioni totali operate da un paese in un anno a quello delle esportazioni. Se la bilancia commerciale è positiva, vuol dire che il paese ha esportato più di quanto ha importato. Al contrario significa che l’economia non è riuscita a coprire con le esportazioni quello che richiede dall’estero.

L’Italia ha solitamente una bilancia commerciale positiva, e di parecchio. L’export, il famoso Made in Italy, marchio italiano nel mondo, eccede di due o tre punti di PIL l’import. L’economia del nostro paese si basa sulla trasformazione di materie prime in prodotti finiti di alta qualità. Essendo però povero di materie prime, deve importarle. 

L’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, gas e petrolio su tutti, ha messo in crisi questo sistema. Le aziende spendono moltissimo per l’energia: è il cosiddetto caro bollette, e la conseguenza negli ultimi mesi è stata che la bilancia commerciale è andata in negativo.

Il calo del PIL e la domanda interna

Dalla fine della pandemia, che aveva costretto le aziende italiane alla chiusura e aveva bloccato il commercio mondiale, il PIL italiano aveva ricominciato a correre. Pur non essendo ancora tornata esattamente ai livelli del 2019, l’Italia faceva registrare i tassi di crescita maggiori d’Europa, superando persino la Germania.

Questa tendenza però sta per invertirsi, e il PIL potrebbe ricominciare rallentare la sua crescita, fino ad andare nuovamente in recessione. La causa è sempre l’alto costo dell’energia, creata dalla riduzione delle forniture di gas decisa dalla Russia. Il rallentamento dell’export può essere compensato da un aumento della domanda interna, ma non sembra questo il caso.

Questa soluzione di solito si applica quando la bilancia commerciale va in negativo a causa di un calo delle importazioni. Si punta quindi a far comprare all’interno ciò che non compra l’estero. Ma non è questo il caso, le esportazioni italiane continuano ad andare bene. Il problema è l’eccessiva spesa per comprare gas e petrolio, e purtroppo questo colpisce anche e soprattutto i consumatori italiani, che vedono la bollette aumentare.

Quasi del tutto privo di risorse naturali e anche di centrali nucleari, che altrove stanno aiutando a mitigare il caro bollette, il nostro paese rimane in balia dell’andamento del prezzo del gas.

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