La recessione è sempre più vicina? Il comportamento della Bce preoccupa: il motivo

Il vecchio continente si trova in una situazione sempre più critica e l’immobilismo della Bce potrebbe rivelarsi fatale. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo. 

L’Europa si sta preparando ad affrontare una nuova e temibile recessione? I segnali purtroppo ci sono tutti, e lo stiamo vedendo nel nostro paese negli ultimi mesi.

recessione (1)
Adobe Stock

I continui rincari, che riguardano sia l’energia che i beni alimentari, sembrano non avere mai fine e la sopportazione delle famiglie italiane sembra ormai ridotta al lumicino. 

L’intera Eurozona continua a registrare dati fortemente negativi nell’ultimo anno: si ferma anche la Francia

Ma bisogna dire che è l’intera Eurozona a stare male, come testimoniano i dati usciti ultimamente. Non va infatti meglio alla Francia che per la prima volta da un anno e mezzo a questa parte, ha visto il suo andamento registrare il segno meno. Un segnale molto preoccupante, ma d’altronde, non è un caso che Macron proprio in questi giorni abbia fatto un discorso alla nazione parlando esplicitamente dei sacrifici che i francesi adesso sono chiamati a fare, e chiudendo il suo intervento spiegando laconicamente come sia “finita l’era dell’abbondanza”.

Ci sono poi gli scontri tra la Federal Reserve e la Bce, che non sembrano essere d’accordo su come affrontare una spirale inflattiva che, di giorno in giorno, si fa sempre più preoccupante. C’è poi la situazione della Germania, la nazione è infatti tra quelle che più sta scontando le conseguenze del conflitto in Ucraina. 

La guerra del gas continua, e la Germania è tra le nazioni più esposte

La guerra del gas iniziata da Putin come controrisposta alle sanzioni occidentali, sta infatti lentamente piegando quelle nazioni che più erano dipendenti dalle forniture del Cremlino. E questa guerra è arrivata negli anni in cui la nazione tedesca attinge grandi quote di ags dal North Stream 2. Nei giorni scorsi la Gazprom ha inviato una nuova comunicazione ai suoi clienti europei, in cui li informa del fatto che le forniture di gas verranno sospese dal 29 Agosto al 2 Settembre per lavori di manutenzione. 

Molti analisti sono però convinti che questa sia soltanto l’ennesima mossa di Putin per mettere ancora più in difficoltà nazioni come la Germania. Per questo, in un contesto in cui nemmeno le nazioni leader del vecchio continente riescono a reagire in modo pronto a quanto sta accadendo, il ruolo della Bce diventa ancora più fondamentale.

Purtroppo però la Banca Centrale Europea, sembra aver scelto la via dell’immobilismo: al momento infatti nessuna vera iniziativa è stata presa per contrastare la crisi ormai alle porte. 

Impostazioni privacy