Progetto Polis: Passaporto e i documenti si faranno alle Poste

Un progetto Polis di Poste Italiane, finanziato dal governo e dall’UE, permetterà di fare i  documenti negli uffici postali dei piccoli comuni.

L’iniziativa è volta a rendere più semplice l’ottenimento di determinati documenti per coloro che abitano in comuni isolati lontani dalle città.

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Eco di Milano

La sperimentazione partirà in primavera in una manciata di comuni, e se dovesse rivelarsi un successo potrebbe essere estesa a moltissimi paesi sotto i 15.000 abitanti. Una soluzione che semplificherebbe l’ottenimento di alcuni documenti importanti, tra cui i passaporti, che in questo periodo sono molto difficili da avere a causa dell’eccesso di richieste dopo il blocco delle pratiche dovuto alla pandemia. I fondi che finanziano l’iniziativa provengono in larga parte dal PNRR.

Progetto Polis, cos’è il nuovo sportello delle Poste

Il governo ha annunciato un progetto in collaborazione con Poste Italiane chiamato Polis. L’idea è quella di aprire uno sportello digitale, disponibile 24 ore su 24 sette giorni su sette, per ottenere documenti di vario tipo, presso gli uffici postali italiani. L’iniziativa è riservata ai piccoli comuni, quelli sotto i 15.000 abitanti. L’obiettivo è quello di rendere gli abitanti meno dipendenti da viaggi in città per ottenere alcuni documenti importanti, come il passaporto.

L’iniziativa sarà finanziata con 800 milioni dai fondi europei dati all’Italia tramite il piano nazionale di ripresa e resilienza, e da altri 400 milioni investiti dalle stesse Poste. Alla presentazione, avvenuta a Roma davanti a moltissimi sindaci, erano presenti le maggiori cariche dello stato, dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tra i documenti che saranno disponibili tramite questi strumenti telematici compaiono Carte d’Identità, incluse le dichiarazioni di smarrimento, patenti nautiche, denunce di detenzione e trasporto di armi, ottenimento di nuovi codici fiscali per i neonati, certificazioni uniche, richieste per duplicati della patente ma soprattutto passaporti. Quest’ultimo documento è in questi giorni al centro di una polemica, a causa degli enormi ritardi che le questure stanno accumulando nella loro distribuzione. Velocizzare il processo sarebbe fondamentale per permettere a tutti i cittadini di ottenere la possibilità di espatriare.

Sostenibilità e co-working, il progetto Polis si espande

Gli sportelli digitali per l’ottenimento dei documenti non è l’unica novità prevista da questo grande progetto. Poste ha intenzione di mettere a disposizione dei cittadini una serie di servizi che modernizzino i piccoli centri italiani. I comuni con meno di 15.000 abitanti sono infatti oltre 5000, sparsi su tutto il territorio nazionale. In essi abita iil 17% della popolazione, oltre 10 milioni di persone. Questo progetto vuole garantire loro una serie di innovazioni già disponibili in quasi tutte le grandi città, ma che stentano ad affermarsi in provincia.

Un esempio sono le colonnine di ricarica per le auto elettriche. Dal 2035 sarà proibito vendere auto con motori a combustione e dal 2050 sarà vietato circolarvi. Una rivoluzione che deve essere supportata da adeguate infrastrutture. Poste installerà colonnine per la ricarica con pannelli solari fotovoltaici, per permettere la diffusione delle auto elettriche anche in provincia.

Infine Poste aprirà una serie di spazi per il co-working e lo smart working. Si tratta di edifici già molti diffusi nelle grandi città, dove le persone possono recarsi per svolgere lavori che, altrimenti, dovrebbero fare da casa. Questi piccoli uffici attrezzati per non rimanere chiusi nel proprio appartamento faranno parte del progetto Spazio Italia, e saranno più di 250 sparsi in tutto il paese.

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