Inemuri: perché in Giappone i lavoratori non vengono puniti e in Italia si

Con la parola “Inemuri” si indica l’arte giapponese del dormire mentre si è in luoghi pubblici. In terra nipponica è culturalmente concepito anche durante il lavoro

In occidente questa pratica non viene vista allo stesso modo. Vediamo perché nel paese asiatico questo comportamento è diventato normale nel corso degli anni.

Inemuri
Eco di Milano

A quante volte abbiamo desiderato fare un sonnellino mentre siamo sui mezzi pubblici, al parco o addirittura al lavoro sulla scrivania mentre si lavora al computer. D’altronde quando la stanchezza arriva c’è poco da fare se non assecondarla.

Una pratica che nei paesi europei non è affatto consentita quando si presta servizio per un’azienda. Si rischia di essere tacciati di scarso impegno e di essere indolenti. Non dappertutto è così, alcuni popoli la concepiscono come una pratica più che normale.

Inemuri: la differenza tra il Giappone e il resto del mondo

È il caso del Giappone dove se chi si fa un pisolino mentre è al lavoro riceve addirittura i complimenti del capo. Ciò che altrove è inconcepibile per i giapponesi ha un nome ben specifico, ovvero Inemuri.

Letteralmente significa “essere presenti mentre si dorme”, nel senso di uno stato di sonno leggere quasi come se si fosse vigili. E per quale motivo nella nazione asiatica questo comportamento è ben visto? Semplice. Secondo la cultura locale è sinonimo di aver profuso così tante energie in qualcosa da meritare di un momento per ricaricare le batterie.

Quindi, qualora vi ritroviate ad andare in Giappone non scandalizzatevi se vedete le persone farsi una cosiddetta “pennichella” ovunque senza pudore. All’inizio può sembrare strano anche perché nessuno a cura dei propri effetti personali. Può capitare che chi dorma stia con cellulare ben in vista o con borsa spalancata.

Niente paura nessuno si permetterà di prendere nulla, la criminalità è praticamente prossima allo zero. Un altro aspetto stravagante è quando ciò accede in treno o sulla metro. Magicamente quando arriva il momento di scendere ci si sveglia in maniera piuttosto precisa.

E se provassimo a fare lo stesso in Italia? Quali sarebbero le conseguenze? Di certo al lavoro non si avrebbe vita lunga e in giro si rischierebbe di perdere qualche oggetto o di arrivare chissà dove con il treno. D’altronde ogni paese ha una propria cultura è quella Inemuri di certo non appartiene agli occidentali da sempre troppo presi dai propri impegni giornalieri.

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