Saldi e vendite promozionali: come distinguerli

Gennaio è il mese dei saldi invernali, e come ogni anno molti negozi presentano sconti e prezzi ridotti per attrarre i consumatori.

In molti aspettano questo periodo, dopo le feste natalizie, per acquistare nuovi capi invernali sfruttando le promozioni.

saldi
Eco di Milano

Ma non sempre i saldi sono tali. La legge regolamenta questi sconti in maniera molto stringente, limitandoli a due periodi durante l’anno. Tutti gli altri sconti sono invece vendite promozionali. Capirne la differenza è importante sia per il consumatore che per il rivenditore. In caso di errore del secondo infatti si rischia di incorrere nelle sanzioni dell’autorità, dato che i saldi si possono fare soltanto in determinati periodi e con determinati oggetti in vendita.

Cosa sono i saldi?

I Saldi sono stati introdotti in Italia in epoca fascista. Negli anni successivi sono stati progressivamente regolamentati fino ad arrivare alla legge del 1998 che ne stabilisce la competenza del Codice del Consumo sull’argomento. Per saldi si intende un particolare tipo di vendita promozionale che può svolgersi soltanto in particolari periodi dell’anno. Quelli estivi vanno dal 10 luglio al 10 settembre, mentre quelli invernali, che stanno per cominciare, iniziano il 7 gennaio e non finiscono fino al 7 marzo.

L’idea dietro ai saldi è quella di permettere ai negozi di abiti ed accessori di svuotare i propri magazzini per fare spazio alle collezione della nuova stagione. I saldi selvaggi però hanno causato spesso problemi e anche tentativi di truffe ai danni del consumatore, quindi oggi sono pesantemente regolamentati. Non solo possono essere fatti solo durante i periodi già elencati, ma la merce in saldo deve essere stagionale. Quindi nei saldi invernali un negozio di vestiti può scontare solo capi invernali.

Infine la regola più importante da seguire è quella del doppio prezzo. In passato infatti molti rivenditori disonesti pubblicizzavano le proprie vendite con sconti inesistenti. Per prevenire questo fenomeno il legislatore ha imposto che sul cartellino dei vestiti in saldo comparisse sia il prezzo originale che quello scontato. In questo modo il consumatore poteva con certezza verificare l’entità del saldo messo in atto.

Vendite promozionali: quando si verificano e come distinguerle dai saldi

I Saldi sono di fatto una tipologia particolare di vendita promozionale. A differenza di queste sono molto più ristretti dalla legislazione. Una vendita promozionale ad esempio può avvenire in qualsiasi periodo dell’anno, e la merce coinvolta non deve per forza essere stagionale. Si può effettuare quindi una vendita promozionale per qualsiasi ragione si ritenga opportuna.

Entrambe le promozioni vanno comunicate con anticipo, ma per i saldi il negoziante deve obbligatoriamente conoscere la normativa del proprio comune, e informarlo con un determinato anticipo. Anche la vendita promozionale va comunicata, ma non con lo stesso anticipo e quindi libera il commerciante dal dover conoscere le singole regole di ogni comune in cui possiede un negozio.

I saldi che si possono trovare in vari negozi non di abbigliamento, quelli di elettronica ad esempio, nei periodi dedicati a queste promozioni non sono quindi veri saldi, perché non trattano merce stagionale. Si tratta solo di vendite promozionali attuate nel momento in cui i negozi di abbigliamento stanno pubblicizzando i saldi. Questo è quindi il vero vantaggio della stagione dei saldi: la pubblicità gratuita che il fenomeno dell’acquisto di merci scontate fornisce, e il conseguente flusso di clienti che genera. 

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