Bollo auto, tra sconti e ritardi c’è anche l’esenzione: per molti ma non per tutti

Il Bollo auto è una tassa di proprietà regionale sulle automobili, tra le più evase in Italia, per circa un miliardo di euro.

Il problema dell’evasione del bollo riguarda ovviamente le regioni, che finanziano una parte significativa dei loro bilanci con questa imposta.

Bollo auto
Eco di Milano

Il bollo auto vale tra i sei e i sette miliardi all’anno, e cambia da regione a regione a seconda della quantità di auto in essa presenti. Per evitare che l’evasione continui a salire, alcune regioni hanno inserito incentivi a pagare il bollo, con sconti per chi domicilia il pagamento sul proprio conto corrente. In alcuni casi però si può anche ottenere un’esenzione dal pagamento del bollo auto.

Bollo auto, cosa succede se non lo si paga?

Il bollo auto è una tassa molto evasa. Ha un gettito tra i sei e i sette miliardi di euro, ma si calcola che un miliardo sia sommerso. Una cifra enorme soprattutto se si pensa che questa tassa finanzia una buona parte dei bilanci delle regioni, dalle quali è riscosse e che godono dei suoi benefici economici. Ma cosa succede se non si paga il bollo auto?

La prima situazione è quella della dimenticanza. Se si paga il bollo auto in ritardo ci sono conseguenze minime sul pagamento della tassa stessa. L’importo aumenta leggermente a seconda dell’entità del ritardo. Pagando dal quindicesimo al trentesimo giorno dopo la scadenza, si deve aggiungere una mora del 1,5% del totale. Aumenta di poco la sanzione se si arriva a 90 giorni di ritardo, con 1,67% in più di tassa da pagare. Oltre i novanta giorni e fino ad un anno invece si arriva ad un aumento del 3,75%.

Dopo l’anno le multe iniziano a farsi serie. Si parla di una maggiorazione del 30% sull’imposta iniziale e del pagamento di interessi semestrali dello 0,5%. Poi si prosegue verso sanzioni più serie, fino all’avviso di pagamento, il pignoramento dei beni e il fermo amministrativo della propria automobile per la quale non risulta pagato il bollo auto.

Sconti ed esenzioni

Esistono situazioni in cui il bollo non è dovuto oppure può essere scontato. Queste cambiano da regione a regione data la natura locale dell’imposta, ma sono comunque tutte atte a perseguire gli stessi obiettivi. L’esenzione è uno strumento che si utilizza per spingere all’acquisto di determinate automobili, in particolare di quelle a basso impatto ambientale.

In Piemonte ad esempio le auto ibride sono esenti dal pagamento del bollo auto per cinque anni dall’acquisto, stesso vale per le auto a GPL in Emilia Romagna. Queste ultime ricevono invece un’esenzione di tre anni in Lombardia, pari a quella per le vetture Euro 6. L’esenzione più conosciuta è però quella sulle auto storiche. Le automobili con più di 30 anni e che non circolano sulle strade sono esenti dal bollo auto, mentre se si vuole circolare con la propria auto d’epoca basta pagare una tassa di circolazione forfettaria di 28,40 euro.

Non solo esenzioni, per il bollo ci sono anche alcuni sconti. La Lombardia ad esempio sconta la tassa del 50% per i due anni successivi alla fine dell’esenzione per le auto Euro 6. Infine sempre in Lombardia, si può ottenere uno sconto pari al 15% della tassa se se ne domicilia il pagamento presso il proprio conto corrente. Quest’ultimo sconto viene applicato per combattere l’evasione rendendo automatico il pagamento della tassa.

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