Un clochard di Monza protagonista di una storia dal lieto fine

Quella che vi racconteremo è la storia a lieto fine di un clochard di Monza. Il racconto dimostra che l’umanità esiste ancora.

Vuole solo dei vestiti ma finisce per ritrovare la sua famiglia. Il regalo di Natale arriva in anticipo per un clochard francese.

clochard
Eco di Milano

Accendiamo la televisione, ascoltiamo le notizie e ciò che rimane è solamente un forte senso di disagio, timore, dispiacere per le tragedie che quotidianamente ci vengono riferite. Sembrerebbe quasi che il mondo abbia perso la sua umanità, che l’altruismo e la gentilezza non siano più prerogativa degli essere umani ma, invece, non è così. Parallelamente a tante storie brutte viaggiano storie belle, che raccontano episodi volti a scaldare il cuore e far uscire una lacrima. Non crediamo a chi vuol farci pensare che tutte le persone siano cattive, subdole e insensibili. C’è ancora chi regala un pasto ad un senzatetto, chi aiuta un’anziana con le busta della spesa, chi non ignora una richiesta di aiuto. Forse se storie come quella che stiamo per raccontarvi venissero rese note con maggior frequenza il mondo potrebbe essere un posto migliore.

Storia del clochard che ritrova la sua famiglia

Siamo a Monza, una città in cui le temperature scendono notevolmente durante l’inverno e di notte diventa impossibile vivere in strada. Eppure questa è la vita di un clochard francese di 38 anni che per scaldarsi è entrato in un negozio e si è chiuso in un camerino per provare alcuni abiti che non avrebbe mai potuto permettersi.

La commessa ha segnalato la presenza dell’uomo alla Polizia e gli agenti, arrivati sul posto, hanno riconosciuto subito il clochard che si aggira spesso per le vie cittadine del centro. Il trentottenne ha spiegato che le sue intenzioni erano solo quelle di provare i vestiti perché non aveva i soldi per comprarli. La commessa, colpita dalle parole dell’uomo, ha deciso di regalare lei i pantaloni e il piumino indossati dal costo complessivo di 150 euro.

L’atto di generosità non finisce qui

Gli agenti di Polizia hanno cercato di capire chi fosse l’uomo scoprendo una segnalazione di persona scomparsa che corrispondeva alla sua descrizione. Il risultato elaborato dalle banche dati internazionali ha reso possibile ai poliziotti contattare il consolato francese di Milano. Hanno così scoperto che i familiari del 38enne ne avevano denunciato la scomparsa e che l’uomo risultava in cura per depressione.

I genitori sono ora in viaggio verso Monza per riportare il figlio a casa. Al momento l’uomo è ricoverato presso l’ospedale San Gerardo. Ci sono medici e infermieri a prendersi cura di lui in attesa dell’arrivo dei familiari. Possiamo solo immaginare il momento in cui si potranno riabbracciare. Un gesto che a noi può sembrare piccolo per altri può avere un significato speciale, non dimentichiamo la nostra umanità e diamo più spazio alle belle storie dal lieto fine.

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