La Legge di Bilancio definitiva potrebbe non essere quella delineata nel testo della bozza. Il Governo sembrerebbe essere al lavoro per apportare diverse importanti modifiche.
Partendo dal presupposto che sempre di ipotesi si tratta, cerchiamo di capire come dovrebbe cambiare la manovra fiscale.
La certezza degli interventi si potrà avere solamente nel momento in cui la Legge di Bilancio verrà ufficialmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Fino al 31 dicembre – o prima – sarà impossibile riportare esattamente ogni singolo dettaglio delle misure nei piani dell’esecutivo. Possiamo però riferire le ultime ipotesi note che si basano su indiscrezioni più o meno veritiere. Ciò che è certo è il cambiamento rispetto alla bozza della Legge di Bilancio 2023 con l’introduzione di rilevanti modifiche soprattutto con riferimento alle pensioni, al Superbonus e al Reddito di Cittadinanza. Questioni importanti, dunque, che possono migliorare o peggiorare la vita dei cittadini.
In tema pensioni le ultime indiscrezioni parlano di un aumento dell’assegno minimo a 600 euro per gli over 75 con un aumento, dunque, di 30 euro circa rispetto alla cifra attuale. Sembrerebbe esserci la possibilità, poi, di una rivalutazione al 100% anche per gli assegni fino a 2.625 euro. Ricordiamo che dal 1° gennaio 2023 scatterà la perequazione completa che dovrebbe attestarsi intorno al 7% per tutte le pensioni.
Infine, le ultime modifiche in relazione alle pensioni dovrebbero riguardare Opzione Donna. Sì alla proroga ma probabilmente con l’eliminazione dei requisiti legati al numero dei figli.
Le ultime indiscrezioni negano la proroga del Superbonus al 110% fino al 31 dicembre. La data ultima di presentazione della CIA per l’inizio dei lavori rimane lo scorso 24 novembre. Finiscono, così, i sogni di risparmio totale per tanti cittadini che speravano di poter contare sull’aliquota maggiore. Ora, invece, dovranno “accontentarsi” del 90%.
Verrà modificato, invece, il meccanismo della cessione dei crediti con prestiti ponte per le imprese edili e la cessione agli intermediari qualificati passerà da due a tre. L’assicurazione SACE, poi, potrà concedere garanzie a banche e soggetti terzi per sostenere la liquidità delle imprese.
La stretta sull’erogazione del Reddito di Cittadinanza passerà dai previsti otto mesi a sette. Questa l’ultima ipotesi di modifica alla bozza avanzata da Maurizio Lupi di Noi Moderati. Destinatari, naturalmente, gli occupabili per un risparmio di circa 200 milioni di euro. Soldi che potrebbero servire per sostenere altri interventi importanti per tutti i cittadini. Concludiamo ricordando che nei piani del Governo Meloni c’è la cancellazione del sussidio entro il 2024 sia per gli occupabili che per gli inoccupabili.
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