Rateizzazione cartelle esattoriali, perdere l’opportunità è più semplice di quanto si pensi

Nel 2023 sarà possibile per i contribuenti chiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Il Governo Meloni ha infatti inserito nella Legge di Bilancio una pace fiscale.

Cancellazione delle cartelle fino a mille euro e rateizzazione delle cartelle di importo superiore. Ecco cosa accadrà nel 2023.

rottamazione cartelle esattoriali
Eco di Milano

Entro il 31 dicembre si attende l’approvazione della Legge di Bilancio 2023. A partire da quella data ogni dettaglio, ogni manovra prevista dal nuovo esecutivo sarà resa nota a noi comuni cittadini che aspettiamo la famosa manna dal cielo per risolvere tante problematiche. Il pensiero che accomuna la stragrande maggioranza delle persone è uno, c’è bisogno di più soldi. L’inflazione non può vincere lasciando scivolare le famiglie nella soglia di povertà. Occorre tutelare i risparmi della popolazione e non creare situazioni di spese esagerate. Ogni minima uscita non prevista, poi, aggrava ulteriormente le difficoltà economiche dei nuclei familiari. Pensiamo proprio all’arrivo di una cartella esattoriale. Cifre onerose da pagare tutte e subito per non subire ripercussioni molto gravi – si arriva al pignoramento dei beni. Nel 2023 ci sarà una pace fiscale che alleggerirà questo onere. Lo ha deciso il Governo Meloni decidendo per la quarta sanatoria delle cartelle.

Rateizzazione cartelle esattoriali, attenzione a non perdere l’opportunità

Tutte le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 rientrano nella quarta edizione della sanatoria delle cartelle. Non solo rateizzazione delle somme da corrispondere ma anche pagamento circoscritto alla somma capitale, senza considerare sanzioni e interessi (a decorrere da agosto 2023 verranno applicati interessi del 2%).

Un’agevolazione importante per tanti contribuenti che potranno versare importi più bassi del previsto e con dilazione nel tempo. Per perderla, però, basterà un attimo o meglio una dimenticanza. Alla rateizzazione si accede unicamente previa presentazione della domanda all’Agenzia delle Entrate o ad un altro ente di riscossione. Non solo, c’è una scadenza da rispettare. La richiesta dovrà essere inoltrata entro il 30 aprile 2023.

Le scadenze non finisco qui

Il diritto alla rateizzazione delle cartelle esattoriali si perderà immediatamente, poi, nel momento in cui si supererà la data di scadenza di una rata. Anche un solo giorno di ritardo oltre i cinque giorni di tolleranza e si potrà dire addio all’agevolazione ideata dal Governo Meloni. Di conseguenza, è bene segnare subito sul calendario le ricorrenze da non dimenticare.

Il contribuente che desidera versare l’intero importo in un’unica soluzione dovrà procedere entro il 31 luglio 2023. Pagando a rate, invece, occorre sapere che il numero massimo di dilazioni è 18. Le scadenze previste sono il 31 luglio 2023, il 30 novembre 2023 – le prime due rate dovranno corrispondere insieme al 20% del totale mentre le successive al 5% – il 28 febbraio 2024, il 31 maggio 2024, il 31 luglio 2024, il 30 novembre 2024 e poi via con l’anno nuovo fino ad arrivare alla diciottesima rata. Nello specifico, optando per le 18 rateizzazioni il termine ultimo per il pagamento finale sarà il 30 novembre 2027.

Appena la Legge di Bilancio 2023 sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale sapremo se tutte le condizioni citate nella bozza verranno confermate o se ci sarà qualche cambiamento.

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