I Libretti Postali hanno una scadenza e il 2023 sarà l’anno di chiusura di molti prodotti. Scopriamo come evitare di perdere momentaneamente i risparmi.
I titolari di un Libretto Postale devono rispolverare i vecchi ricordi ed evitare che i soldi investiti finiscano al Fondo Consap.
Una soluzione di deposito dei soldi apprezzata dai cittadini è il Libretto Postale. A metà tra conto corrente bancario e postale, il Libretto consente di proteggere i risparmi approfittando di un’operatività limitata ma soddisfacente per tanti italiani. I rendimenti consentono di far fruttare i soldi nel tempo e le varie tipologie permettono ad ogni cliente di Poste Italiane di scegliere la soluzione migliore per soddisfare le proprie esigenze. Sono richiedibili anche in forma dematerializzata in modo tale da prelevare e versare direttamente con la Carta Libretto. In più sono garantiti dallo Stato Italiano riducendo al minimo il rischio di perdita del capitale. Se i vantaggi ancora non convincono aggiungiamo che non prevedono costi di apertura o gestione. Sono talmente pratici che a volte i titolari dimenticano di aver aperto un Libretto Postale. Questo è un errore da non commettere.
Libretto Postale, cosa accadrà nel 2023
Poste Italiane ha comunicato la lista dei Libretti Postali che verranno chiusi nel mese di aprile 2023. Si tratta di tutti i prodotti su cui non è stata effettuata alcuna operazione negli ultimi dieci anni alla data 30 settembre 2022 e il cui saldo è superiore a 100 euro. Per consultare l’elenco e ricordare, così, l’eventuale titolarità di un Libretto basta accedere al portale di Poste Italiane nell’apposita sezione. Qui inserendo il numero identificativo dell’Ufficio Postale si potrà filtrare la ricerca e trovare più velocemente l’informazione.
Una volta appurata la titolarità, sarà necessario riattivare il Libretto per evitare il trasferimento dei soldi al Fondo Consap. L’estinzione con il relativo passaggio delle somme scatterà il 2 aprile 2023, data ultima per la riattivazione. Quest’ultima richiede unicamente di effettuare un’operazione come un versamento o un prelievo. In alternativa basterà inviare una comunicazione all’indirizzo presente sulla lettera che Poste Italiane invierà a tutti i possessori di un Libretto Dormiente per impedire l’estinzione.
Il capitale verrà perduto?
I titolari di un Libretto dormiente devono sapere che dopo l’estinzione il capitale investito verrà trasferito al Fondo Consap ma non sarà perduto. Tramite una procedura si potranno recuperare le somme versate chiedendone la restituzione alla Consap. Per scoprire se i soldi sono già a disposizione del Fondo basterà entrare sul sito della Concessionaria servizi assicurativi pubblici e cliccare su “Cerca Rapporto Dormiente”.
Una volta accertata la presenza del rapporto in questione occorrerà compilare la domanda di rimborso che varia a seconda della tipologia del rimborso stesso. Il modulo di interesse potrà essere scaricato, compilato in ogni sua parte e spedito via raccomandata A/R all’indirizzo Consap SpA – Servizio Interventi Bancari ausiliari – Via Yser 14, 00198 Roma. Insieme al modulo occorrerà inviare anche l’Attestazione della devoluzione del Rapporto al Fondo.
Il capitale, dunque, non verrà perduto ma è preferibile riattivare in tempo il Libretto per evitare una lunga trafila di recupero dei soldi.