Bollette in ritardo? Ti spetta un indennizzo

Le bollette in ritardo possono causare diversi problemi al consumatore. In alcuni casi però spetta un indennizzo.

Le bollette possono arrivare in ritardi creando numerosi disagi. Il ritardo nella consegna della bolletta comporta un ritardo nel pagamento, con conseguente addebito degli interessi di mora.

Ritardi bollette
Eco di Milano

Il ritardo nella consegna non esenta però il consumatore da fare la sua parte. Esistono infatti molti modi per richiedere una bolletta che non arriva, in modo da poterla pagare in tempo. Il caso di ritardi gravi però, il gestore di energia elettrica o gas che emette la bolletta è tenuto a risarcire il cliente tramite un indennizzo che varia a seconda dell’entità del ritardo stesso. Ecco cosa fare se una bolletta arriva in ritardo e a quanto ammonta l’indennizzo a cui i consumatori hanno diritto.

Bollette in ritardo, cosa fare?

Può capitare che ci si accorga di non aver ricevuto una bolletta, sia essa dell’energia elettrica o del gas. In questi casi la prima cosa che un consumatore deve fare è contattare il proprio fornitore. È probabile infatti che ci sia stato un errore nelle comunicazioni e che quindi la bolletta non sia giunta a destinazione correttamente. In questi casi basta anche una e mail per far presente al proprio fornitore che non si è ricevuta la bolletta.

Per il consumatore è sempre meglio agire con correttezza. Anche perché, qualsiasi sia il ritardo della bolletta, sarà comunque obbligato a pagarla. Esistono indennizzi in caso di ritardi gravi, ma l’ammontare previsto dalla bolletta rimane comunque dovuto e quindi è necessario pagarlo, qualsiasi giorno arrivi. Da punto di vista legale infatti qualche giorno di ritardo dopo la scadenza del pagamento non cambia nulla, dato che il periodo di tolleranza arriva ad una settimana dopo la scadenza della bolletta.

In generale, la bolletta dovrebbe arrivare entro 45 giorni dall’ultimo giorno fatturato. Questa è la soglia entro cui non c’è nessuna ripercussione legale per il fornitore di energia elettrica o gas. Le cose iniziano a cambiare però se questa soglia viene superata, a seconda di quanti giorni di ritardo la bolletta accumuli.

A quanto ammonta l’indennizzo e come ottenerlo

È proprio allo scadere dei 45 giorni che scatta l’indennizzo per il consumatore. All’inizio la cifra è minima, soltanto 6 euro di rimborso per un ritardo che non superi i 10 giorni. Ogni giorno dopo il decimo però, si aggiungono all’indennizzo altri 2 euro, per un massimo di 20 euro fino a 45 giorni. È qui che le cifre iniziano a diventare più significative e per alcuni possono rappresentare una parte consistente della bolletta. Tra 46 e 90 giorni, la cifra sale a 40 euro, mentre se il ritardo supera i 90 giorni, allora si toccano i 60 euro.

Questo indennizzo per il ritardo della bolletta non deve essere richiesto in nessuno modo. È infatti responsabilità del fornitore adempiere alle norme di legge che stabiliscono queste cifre, e inserirle in bolletta come sconto sul costo stesso dell’elettricità o del gas consumati. Queste norme riguardano però esclusivamente l’emissione, non la consegna della bolletta in caso si abbia ancora come opzione di ricezione quella della busta di carta fisica. La consegna della stessa è infatti compito di Poste Italiane, ed eventuali ritardi che causano problemi nei pagamenti e conseguenti interessi di mora vanno imputati al servizio postale stesso, e non ai fornitori.

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