Decisione UE dalle ripercussioni in Italia e non solo: cosa sta per accadere

Una decisione UE spiazza gli italiani, il limite massimo dei contanti ha come tetto i 10 mila euro. Cosa significa per l’Italia.

Novità su diversi fronti che interesseranno la nostra nazione. Dal limite dei contanti alle nuove norme antiriciclaggio, scopriamo i particolari.

Decisione UE
Eco di Milano

L’Unione Europea ha fissato la soglia massima del limite di pagamento in contanti a 10 mila euro. Un tetto molto alto, distante dagli attuali 1.999,99 euro. Cosa comporterà per gli italiani? Al momento non ci dovrebbero essere ripercussioni aggiuntive rispetto al cambiamento già previsto nel testo della Legge di Bilancio 2023. Giorgia Meloni, infatti, aveva già deciso di alzare il limite a 5 mila euro spiazzando completamente i cittadini in attesa di una riduzione a 999,99 euro prevista dall’ex esecutivo Draghi a partire dal 1° gennaio 2023. Con la decisione UE potrebbe accadere che il Governo aumenti ulteriormente la soglia sottolineando quell’idea di libertà nell’uso del proprio denaro espressa da Salvini.

L’Italia non sarebbe l’unico Paese a seguire questa strada. Altre nazioni sono già oltre, con la Germania che non ha alcun limite per i suoi cittadini. Di contro, la nostra penisola ha qualche lacuna da colmare con riferimento alla normativa antiriciclaggio e all’evasione fiscale. Dovrà farlo presto per non rischiare che l’innalzamento del limite crei disagi senza precedenti.

Le decisioni UE comportano per l’Italia un adeguamento

Si può accettare un grande innalzamento dei limiti all’uso del contante solo se parallelamente ci sono valide e rigide norme volte a contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. La soglia dei 10 mila euro, infatti, non rappresenta per tutte le nazioni la soluzione migliore da mettere in pratica. Ogni Paese dovrebbe trarre le conclusioni più giuste con riferimento ai dati rilevati all’interno dei confini nazionali.

In Italia, ad esempio, è stato rilevata la percentuale maggiore di IVA non riscossa – circa il 20,8% per un totale di 26 miliardi di euro. Soldi che si sarebbero potuti utilizzare per altri importanti interventi di cui la nostra penisola avrebbe bisogno urgente. Alzando la soglia anche a 5 mila euro potrebbero, dunque, verificarsi incrementi dell’evasione contrariamente a quanto previsto dall’Unione Europea. Purtroppo non possiamo dare per scontato che in Italia incrementare il limite sia la soluzione più efficace per i cittadini.

Obiettivi giusti ma realizzabili?

Nell’ottica della decisione dell’UE c’è un secondo obiettivo molto importante oltre alla riduzione dell’evasione fiscale. Parliamo della lotta al riciclaggio di denaro sporco. Obiettivo è ridurre il raggio d’azione della criminalità organizzata. A tal fine l’Unione Europea si impegna a tentare di rendere impossibile attuare stratagemmi per aggirare il sistema e la normativa. Ciò è quanto riferito dal Ministro delle Finanze della Repubblica Ceca Stanjura.

Sarà, ad esempio, sempre più difficile riuscire a rimanere anonimi nell’acquisto e nella vendita dei cripto-asset. Controlli più stringenti, poi, riguarderanno orafi e gioiellieri che trattano beni preziosi. Possiamo solo aspettare per vedere come la decisione UE si ripercuoterà realmente sulla nostra penisola.

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