Pensione, nuova circolare Inps semina terrore: cosa dovete fare per non perdere tutto

L’Inps attraverso una nuova circolare ha dato ulteriori chiarimenti in merito ad una particolare tipologia di pensione. Tutto quel che c’è da sapere a riguardo

Le indicazioni fanno seguito alle richieste di chiarimento pervenute da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per quanto concerne la “regolarizzazione” di specifiche pensioni.

pensioni a rischio
eco di milano

Le notizie sulle pensioni sono sempre di estremo interesse per gli italiani. Naturalmente l’auspicio è di avere delle buone nuove ma non sempre le cose vanno così. La circolare dell’Inps numero 110 del 7 ottobre ne è l’emblema.

Si tratta di un documento volto a dare chiarimenti in merito alla decorrenza delle pensioni da liquidare a carico delle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi, sia per quanto riguarda le uscite anticipate, sia per quelle di vecchiaia. 

Pensione: chi rischia di non riceverla e per quali ragioni

Queste indicazioni fanno seguito alle richieste di chiarimento arrivate dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per quanto riguarda la decorrenza da attribuire a queste pensioni in caso di regolarizzazione successiva alla domanda di pensione.

In base a quanto stabilito dal legislatore, la pensione anticipata decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, a patto che risultino perfezionati i relativi requisiti.

Al contempo è possibile perfezionare i requisiti per il diritto alla pensione anche successivamente all’invio della domande, tra cui quelli contributivi. Può essere perfezionato a seguito di versamenti contributivi effettuati successivamente alla presentazione della domanda e relativi a periodi pregressi privi di copertura contributiva.

Dunque una volta scoperto il difetto del requisito contributivo, la domanda dovrà essere respinta e solo in seguito alla regolarizzazione della posizione contributiva si potrà procedere alla liquidazione del trattamento pensionistico. Il tutto avverrà a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è intervenuta la regolarizzazione.

Qualora non venga effettuato questo procedimento è non avvenga nessun tipo di regolarizzazione il contribuente non avrà diritto a percepire l’assegno pensionistico. In ogni caso ai fini del conseguimento della pensione di vecchiaia è necessaria la cessione del rapporto di lavoro dipendente. Non è invece richiesta per quanto riguarda i lavoratori autonomi e parasubordinati. 

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