Digitale terrestre, in arrivo lo switch off finale: poi cambia tutto, siete pronti?

Siamo ormai prossimi all’arrivo del nuovo digitale terrestre. Ancora pochi giorni e saranno spenti tutti i canali TV che ancora trasmettono con codifica Mpeg-2

In pratica tutte le emittenti trasmetteranno in qualità HD. Sarà una delle ultime tappe fondamentali per arrivare al passaggio definitivo al DVB-T2 – HEVC Main 10.

Digitale terrestre
Eco di Milano

È tutto apparecchiato per l’arrivo del nuovo digitale terrestre. Infatti mancano sempre meno giorni allo spegnimento di tutti i canali TV che ancora trasmettono con codifica Mpeg-2. La data designata è quella del 21 dicembre 2022, giorno in cui tutte le emittenti trasmetteranno in qualità HD.

Si tratta di un passaggio cruciale ma non sarà quello finale che porterà al cambio totale di ricezione del segnale. L’ultimo a meno di clamorosi ribaltoni dovrebbe avvenire a gennaio 2023 quando si passerà al nuovo standard DVB-T2 – HEVC Main 10.

Digitale terrestre: le prossime tappe che porteranno cambiamento totale

Sul giorno preciso tutto tace. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy non si è ancora pronunciato in merito. Si presume che non si dovrebbe andare oltre i primissimi giorni dell’anno nuovo.

D’altronde non si può aspettare troppo visto ciò che accadrà il 21 dicembre quando anche la Rai spegneranno i loro canali in qualità SD. Dunque chi ancora non si è adeguato deve sbrigarsi per evitare di rimanere “senza televisione”. Su Amazon e altri portali online sono presenti molteplici offerte dedicate ai decoder DVB-T2. 

Andando nello specifico, attualmente è disponibile sul mercato il Decoder Strong SRT a soli 22,90 euro invece che a 32,90 euro. Sull’avvicendamento si è espresso il presidente di Confindustria RTV Franco Siddi che ha spiegato lo storico passaggio di consegne tecnologico: “Il momento è maturo e siamo sereni sullo spegnimento del vecchio standard e il passaggio a quello nuovo. Abbiamo dimostrato di essere propositivi per questo switch off, ma difendendo la nostra richiesta di garanzie sugli investimenti fatti e, soprattutto, sulla nostra esigenza primaria che è quella di non perdere il pubblico. Siamo broadcaster e i broadcaster devono essere visti”.

Insomma dopo tanto vociferare il momento dell’annunciato cambiato è ormai prossimo. L’auspicio dei cittadini e che adesso ci possa essere un po’ di serenità sotto questo punto di vista. D’altronde non tutti sono sempre così propensi alle nuove tecnologie.

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