Pellet, la notizia che tutti aspettavano: c’entra anche Amazon

Non è stato soltanto il gas a soffrire della crisi energetica: anche il prezzo del pellet si è alzato moltissimo.

Durante questo inverno la corsa a metodi di riscaldamento della casa ha assorbito gran parte delle forniture di pellet, facendo aumentare il prezzo fino quasi ad un euro al chilo al dettaglio.

pellet
Eco di Milano

Una cifra che non lo rende poi così più conveniente del gas, e a differenza della legna è anche molto difficile averne a disposizione tramite una produzione propria. Su questo versante però Amazon viene incontro al consumatore. Sul famoso sito di e-commerce sono presenti macchine che permettono di fare il pellet in casa, partendo dalla materia prima.

Cos’è il pellet?

Tra i metodi di riscaldamento alternativi adottati dagli italiani in questo inverno di rincari, il pellet è diventato popolarissimo. Dalle stufe alle caldaie, permette una gestione molto agile del riscaldamento di casa senza ricorrere al gas o alla pompa di calore. Per pellet normalmente si intende un qualsiasi materiale che sia pressato in piccoli cilindri. Nel caso del combustibile, la materia prima è il legno.

Il pellet si crea a partire dal legno macerato, per questo spesso la produzione utilizza come materia prima lo scarto della lavorazione del legno. Questo avviene perché trucioli e segatura sono già in parte macerati, e quindi si risparmia sul processo di lavorazione necessario alla creazione del pellet. A volte però, quando questa materia prima non basta, si ricorre anche al legno vergine.

A differenza delle stufe a legna, quelle a pellet richiedono un canale di entrata dell’aria, oltre che dell’uscita dei fumi, e hanno una fiamma meno evidente. Inoltre non scaldano per irradiazione, quindi tramite il riscaldamento della superficie stessa della stufa, ma hanno una ventola che spinge l’aria calda nella stanza.

È possibile farlo in casa?

Quando si parla di pellet fatto in casa bisogna prima di tutto capire da cosa è necessario partire. Serve la materia prima, quindi non solo legno, ma legno macerato. Quindi a meno che per lavoro non si abbia a che fare spesso con trucioli e segatura, e non li si possa raccogliere ed utilizzare, per produrre pellet è necessario legno, sia esso riciclato o vergine, e una macchina che lo maceri. Su Amazon esistono apparecchi simili, con un costo tra i 150 e i 200 euro. 

Il vero investimento è nella macchina per creare i pellet. La più acquistata è la della marca tedesca Wiesenfield, ma ne esistono molte altre. Il prezzo si aggira comunque tra i 2000 e i 2500 euro. Non è poco, e quindi l’ammortamento della spesa è complesso. Mettendo un investimento iniziale di 2500 euro per entrambe le macchine, maceratrice e pellettatrice, una casa riscaldata interamente a pellet, e una famiglia che abbia a disposizione materia prima di legno senza che sia necessario acquistarne (una sorta di migilor scenario possibile insomma), per rientrare dell’investimento sarà necessario produrre almeno 208 sacchi. 

Questo senza contare il costo dell’energia elettrica per far funzionare le macchine. I sacchi di pellet sono solitamente da 15 chili, e la macchina pellettatrice crea tra i 40 e i 60 chili di pellet per ora di lavoro. Contando che in media servono un’ottantina di sacchi per inverno per alimentare una caldaia, ci vorranno almeno tre stagioni per rientrare completamente dell’investimento, nel migliore dei casi. Quindi fare il pellet in casa è possibile, ma diventa conveniente soltanto in situazioni estremamente specifiche.

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