Assegno Unico: più soldi per il primo anno, ma attenzione all’ISEE

Nella legge di bilancio il governo Meloni ha inserito 1,5 miliardi di aiuti in più alle famiglie, soprattutto tramite l’Assegno Unico.

La misura pensata dal governo Draghi per semplificare proprio i sussidi alle famiglie è facilmente modificabile e adattabile alle necessità e alle nuove politiche dei vari governi.

Assegno Unico
Eco di Milano

Si prevedono più aiuti per il primo anno di vita dei bambini e per le famiglie numerose, ma anche un tetto ISEE per restringere la norma soltanto a chi ne ha veramente bisogno. Ma gli aiuti alle famiglie non si esauriscono nell’Assegno Unico. Ad aggiungersi a questa misura anche sconti all’IVA su determinati prodotti per l’infanzia e un nuovo congedo parentale, ma soltanto per le donne.

Le modifiche all’Assegno Unico

L’Assegno Unico è una misura pensata dal governo Draghi per semplificare i sussidi alle famiglie con figli. Prima di questa legge i vari bonus mamma, bebè e natalità componevano una galassia di aiuti dispensati da vari enti, dallo Stato, all’INPS ai comuni. Collezionarli tutti diventava un lavoro per i neo genitori, che spesso non valeva la fatica e il tempo spesi. L’Assegno Unico, basandosi sull’ISEE invece, richiede solo di consegnare la DSU all’INPS e arriva direttamente sul conto corrente tramite bonifico bancario.

La semplificazione non è solo per le famiglie, ma anche per lo Stato. I successivi governi infatti potranno interfacciarsi con un solo assegno, con parametri precisi, e rimodularlo a seconda delle proprie esigenze e politiche. Così ha fatto il governo Meloni, andando a cambiare alcuni parametri dell’Assegno Unico. Il primo è che l’importo dell’assegno aumenterà del 50% nel primo anno di vita del bambino, in modo da provare a sostenere la natalità sempre più bassa nel nostro paese. Stessa modifica sarà applicata per tutte le mensilità delle famiglie con più di tre figli, a patto che non superino i 40.000 euro di ISEE.

Un ulteriore aumento è previsto per la maggiorazione alle famiglie con figli disabili a carico. Questa passerà da 175 a 262,5 euro per figlio disabile, sempre ammesso che l’ISEE della famiglia non superi i 40.000 euro. In quel caso invece l’aumento sarà comunque del 50%, ma a partire da una cifra molto inferiore, i 50 euro previsti originariamente, che diventeranno 75. L’assegno per la disabilità, che era previsto per il solo 2022, diventa poi strutturale e quindi parte integrante dell’Assegno Unico, superando il limite temporale precedentemente stabilito.

Gli altri aiuti inseriti nella manovra finanziaria

Non solo Assegno Unico però, il governo Meloni per mano del Ministero della Famiglia e della Natalità ha ha elaborato altre misure per aiutare le famiglie con figli. La prima è la riduzione dell’IVA dal 22% al 5% sui prodotti per l’infanzia. Un aiuto trasversale che aiuterà tutte le famiglie a prescindere dal reddito. Lo sconto include moltissimi prodotti, dal latte in polvere ai preparati, ma anche pannolini e seggiolini per le auto.

Viene aggiunto anche un congedo parentale. La norma attuale modificata dal governo Draghi prevede nove mesi di congedo retribuiti al 30% e fruibili da entrambi i genitori lavoratori dipendenti nei primi 12 anni di vita del figlio. La nuova norma prevede l’aggiunta di un ulteriore mese, retribuito all’80%, ma disponibile per le sole mamme lavoratrici. Questo mese potrà essere sfruttato però solo fino al primo anno di vita del bambino. Infine viene aumentato da 5 a 15 milioni di euro il fondo contro la violenza domestica sulle donne.

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