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Pensione: grazie a quota 103 molti lavoratori potranno andare prima in pensione

Published by
Giacomo Tortoriello

Vediamo quali sono quei lavoratori che potranno usufruire di questa possibilità per uscire prima dal mondo del lavoro.

Certamente non è la misura che si aspettavano i contribuenti.

Eco di Milano

Tantomeno è la tanto pubblicizzata riforma delle pensioni. Ma quota 103 che è stata introdotta dal governo guidato da Giorgia Meloni, ha degli aspetti positivi. La misura è oramia pronta, visto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la manovra finanziaria. Dunque, molti lavoratori potranno utilizzare questa nuova formula per lasciare in anticipo il mondo del lavoro. In alternativa, sarebbero stati costretti a restare a lavoro per almeno altri due anni.

I lavoratori che potranno usufruire della riforma

Vediamo, quali lavoratori potranno approfittare di questa riforma. Infatti, potranno andare in pensione a 62 anni quei cittadini che in precedenza non potevano farlo. Si pensi a quei lavoratori che hanno già versato 41 anni di contributi, ma non potevano anticipare la data di pensione poiché non rientravano nei lavori usuranti o invalidanti. Oppure, quanti non rientrano nella categoria di lavoratori precoci. Ossia, coloro che hanno versato dei contributi prima dei 19 anni di età. Inoltre, visto che può essere sfruttata a partire dai 62 anni di età, la nuova quota 103 andrà ad includere le persone escluse da quota 100.

L’importanza di quota 103

Dunque, come detto, la nuova misura quota 103 permetterà di rientare nel prepensionamento anche gli esclusi da quota 100 e quota 102. Infatti, coloro che sono rimasti fuori per via dell’età ora con 41 anni di contributi versati potranno andare in pensione. Facciamo alcuni esempi per essere ancora più chiari. Un lavoratore che ha 61 anni di età e con 39 di contributi versati nel 2021 è rimasto fuori da quota 100. In quanto doveva avere 62 anni di età. Nel 2022, questo stesso lavoratore avrà raggiunto l’età anagrafica di 62 anni di età e 40 anni di contributi. Ma anche in questo caso nulla da fare. In quanto per quota 102 bisogna avere almeno 64 anni di età. Invece, dal prossimo gennaio 2023, questo stesso lavoratore con 62 anni di età ed una volta aver raggiunto i 41 anni di contribuzione, questi lavoratori potranno finalmente lasciare il mondo del lavoro. Ecco perchè, quota 103 può essere una soluzione utilizzata da molti lavoratori. In questa maniera, chi è rimasto escuso dalle precedenti riforme pensionistiche potrà usufruire di questa nuova possibilità.

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Giacomo Tortoriello

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