La manovra fiscale al vaglio delle Camere include una indicazione sulle mance ai camerieri piuttosto importante.
Le somme destinate ai lavoratori da parte dei clienti verranno detassate. Questa la decisione dell’esecutivo contenuta nella Legge di Bilancio 2023.
L’Italia è in attesa di un forte scossone in positivo e i cittadini sono curiosi di sapere se gli interventi introdotti dalla manovra fiscale riusciranno a raggiungere l’intento sperato. Al momento la bozza della Legge di Bilancio contiene numerose indicazioni in varie direzioni. Dall’abolizione graduale del Reddito di Cittadinanza alle pensioni minime di 600 euro, da Quota 103 per lasciare il lavoro alla mini-rottamazione delle cartelle sotto i mille euro, dalla Carta Risparmio Spesa all’aumento della tassazione sulle sigarette e cannabis legale. Spunta, poi, la detassazione delle mance dei camerieri che fino ad oggi sono considerate redditi da lavoro e dunque soggette all’aliquota IRPEF ordinaria. Scopriamo cosa potrebbe cambiare con la manovra fiscale.
La Legge di Bilancio 2023 abbassa al 5% l’imposizione fiscale sulle mance seppur continueranno ad essere considerate reddito da lavoro dipendente. Questa nuova imposizione agevolata sostituirà l’IRPEF e le addizionali locali sul reddito. Sarà il datore di lavoro a trattenere il prelievo ridotto che dovrà essere applicato per una quota non superiore al 25% del reddito annuale e con tetto massimo di 50 mila euro.
La normativa entrerà in vigore nel momento in cui la manovra diventerà Legge e questo dovrebbe accadere a gennaio 2023. Potrebbe comunque accadere che nel passaggio alle Camere la direttiva venga esclusa dagli interventi ma si spera che l’intento dell’esecutivo venga realizzato. Secondo il ministro del Turismo Daniela Santanchè, infatti, rappresenta un piccolo segnale per far capire che il Governo ha intenzione di aiutare chi se lo merita, i lavoratori che svolgono bene la propria occupazione. Inoltre, la detassazione delle mance dei camerieri porterà un importante gettito considerando il fatto che tante persone ormai prediligono pagare con mezzi di pagamento tracciabili.
La manovra si rivolge ai lavoratori del settore del turismo e della ristorazione. Nello specifico la detassazione al 5% è diretta alle persone impiegate nelle strutture ricettive e negli esercizi commerciali che propongono servizi di pasti o bevande come ristoranti e bar. I beneficiari della nuova direttiva della Legge di Bilancio, dunque, non sono solo i camerieri ma anche i baristi, i barman, i receptionist e così via. Importante sottolineare come beneficiari siano esclusivamente i lavoratori dipendenti del settore privato con redditi inferiori a 50 mila euro nell’anno precedente.
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