Il Ministero della Salute ha lanciato un nuovo allarme elementare per la presenza di listeria nella mortadella. Svelato il nome della marca e i lotti incriminati.
Nell’ultimo periodo sentiamo spesso parlare di un batterio che contamina gli alimenti, mettendo a rischio la salute dei consumatori. Spesso e volentieri, nelle ultime settimane, abbiamo sentito parlare di ritiri dal mercato di alimenti come formaggi, carne e molto altro ancora.
Oggi è il turno della mortadella: uno dei salumi più amati dagli italiani, orgoglio del made in Italy.
Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro dal mercato della mortadella Veroni, per rischio microbiologico. I lotti incriminati sono diversi e provengono tutti dallo stabilimento di Correggio, in provincia di Reggio Emilia.
In ogni caso, secondo quanto stabilito dalla normativa italiana, in queste situazioni il consumatore che ha acquistato il lotto, per il quale è stato disposto il ritiro preventivo dal mercato, ha l’obbligo di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita presso il quale lo ha acquistato.
La legge riconosce il diritto al rimborso totale della somma di denaro spesa dal consumatore o alla sostituzione con altra merce.
Il Ministero della Salute ha pubblicato 7 comunicati, disponendo il ritiro dal mercato della mortadella Veroni per rischio microbiologico. I lotti incriminati sono diversi, ma provengono tutti dallo stabilimento di Correggio. I
l ritiro imposto dal Ministero della Salute riguarda la mortadella supergigante a tranci e mortadella supergigante con pistacchio a tranci, entrambe a marchio Veroni.
L’allarme alimentare è stato lanciato per rischio microbiologico per la presenza di listeria nella mortadella. I lotti incriminati sono i seguenti:
La listeria è l’infezione causata dal batterio da cui prende il nome, ovvero Listeria monocytogenes. Si tratta di un batterio che è in grado di contaminare la catena alimentare, poiché è presente nel suolo e nell’acqua. In questo modo, il piccolo microrganismo riesce ad entrare, come ospite, nel corpo di animali destinati al consumo alimentare.
Ingerendo cibo contaminato dal batterio della listeria il soggetto può andare incontro ad un’infezione in forma lieve o invasiva sistemica.
L’infezione in forma leggera provoca dei sintomi simili a quelli influenzali e colpisce l’apparato gastroenterico. Il soggetto che contrae l’infezione in forma lieve ha sintomi quali: febbre, cefalea, nausea, diarrea e dolori muscolari.
Nei soggetti sani l’infezione si risolve senza grosse complicazioni.
L’infezione contratta in forma invasiva o sistemica si estende oltre l’apparato gastrointestinale: colpisce l’organismo manifestandosi sotto forma di encefalite e meningite.
La listeria si contrae attraverso il consumo di cibi crudi contaminati. Nella maggior parte delle infezioni la contaminazione avviene attraverso le industrie alimentare.
In ogni caso, i soggetti più a rischio sono quelli che hanno un deficit del sistema immunitario. In questo caso, infatti, l’infezione può degenerare fino alla morte del soggetto.
Per inibire la listeria è necessario seguire alcuni piccoli accorgimenti:
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