Barilla, due pacchi di pasta potrebbero costar caro all’azienda: quali sono i motivi

Ondata di polemiche intorno alla Barilla. Cosa sta succedendo al noto brand italiano produttore di pasta a livello mondiale

La querelle è nata negli Stati Uniti ma rischio di avere un’eco a livello mondiale. Alla base di ciò c’è la provenienza del grano utilizzato per la produzione.

Barilla
Fonte Adobe Stock

Leggere su un pacco di pasta Barilla “marchio di pasta numero uno in Italia” dovrebbe essere una cosa normale. A quanto pare non è così. La società è stata addirittura citata in giudizio per via di ciò.

Due clienti americani infatti hanno denunciato l’azienda che adesso rischia una class action milionaria per pubblicità ingannevole negli Stati Uniti. Ma per quale motivo si è sollevato tutto questo polverone?

Barilla, rischio class action contro l’azienda: cosa sta succedendo negli Stati Uniti

Alcuni dei pacchi in questione, in particolare uno di pasta e l’altro di spaghetti non sono stati prodotti in Italia né tantomeno con grano nostrano. Infatti coloro che l’avevano acquistata hanno poi constatato che i prodotti erano opera della sede di Illinois, dove la multinazionale di Parma ha aperto una sede.

I querelanti infatti l’avevano comprata esclusivamente perché pensavano si trattasse di un produzione italiana, che notoriamente negli USA ha un certo appeal, anche per via elevato contenuto proteico del grano del Bel Paese. Se lo avessero saputo non avrebbero proceduto all’acquisto.

Ecco perché hanno chiesto al tribunale di impedire alla Barilla rimandi all’Italia nelle pubblicità e nelle etichette, pena una class action milionaria che sarebbe dura da digerire anche a livello mediatico.

A ciò si aggiunge il prezzo spropositato visto che la produzione di fatto è avvenuta negli Stati Uniti. Al momento lo studio legale dei due clienti ha deciso di proseguire con il provvedimento e di respingere l’archiviazione proposta da parte della Barilla. Infatti il brand italiano ha giustificato l’utilizzo del tricolore come un rimando alla tradizione italiana negando quindi l’accusa di pubblicità ingannevole.

In generale non si tratta di un caso sporadico. Già in passato c’erano state problematiche simili. Sono infatti in forte aumento i consumatori desiderosi di sapere da dove arriva realmente il cibo che mettono sulle proprie tavole. Dunque, per due pacchi di pasta la Barilla potrebbe incorrere in un periodo nemmeno troppo breve di tedianti battaglie legali.

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