Vivere oltre i 90 anni grazie all’alimentazione, i consigli di uno studio

L’università di Teramo ha svelato il segreto dei centenari in Abruzzo, i quali hanno in comune svariate abitudini legate alla propria alimentazione.

Durante il Congresso della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (SISA), svoltosi alla Sapienza di Roma, i ricercatori dell’Università di Teramo hanno presentato un’interessante analisi circa il legame tra longevità e abitudini alimentari. Vediamo i risultati dello studio e quali consigli seguire per arrivare oltre i 90 anni.

Alimentazione
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I risultati dello studio sull’alimentazione

Il 90% della popolazione sopra i novanta, residente in Abruzzo, ha in comune due abitudini:

  • Una colazione abbondante, meglio se salata.
  • Intervalli di riposo fino a 17 ore tra la cena e il pranzo successivo.

Il secondo punto  permette all’apparato digerente di riposarsi, evitando inoltre stress al metabolismo e al sistema immunitario. Ad essere poi particolarmente salutare è la famosa dieta mediterranea, in grado di tutelarci da svariate malattie infettive. Secondo la dirigente di ricerca CNR (Istituto di Neuroscienze di Padova), la Dottoressa Stefania Maggi, numerosi lavori dimostrano come la dieta mediterranea sia in grado di tutelarci da malattie infettive e il Covid stesso, garantendoci una migliore risposta al vaccino. Altri lavori mettono in collegamento l’infezione da Covid, la sua gravità e lo stato di salute del paziente. Chi presenta carenze nutrizionali, soffrendo di malnutrizione o di obesità, ha una risposta inferiore al vaccino da coronavirus.

Il professor Mauro Serafini dell’Università di Teramo dà poi ulteriori consigli, come quello di evitare di cenare troppo tardi, così da non provocare stress infiammatorio all’organismo; introdurre nella propria dieta frutta, verdura e legumi a ogni pasto, poiché in grado di contrastare infiammazioni e ridimensionare trigliceridi. A tal proposito, anche alimenti a base di insetti commestibili potrebbero diffondersi in Europa, in quanto anti ossidanti e antinfiammatori.

Il professore sottolinea poi come al mondo ci siano quasi due milioni di persone in sovrappeso, fenomeno pericoloso che bisogna contrastare per ovvie questioni di salute.

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