Pensione più ricca di 1.500 euro: l’anno nuovo comincerà con una sorpresa, c’è però qualche escluso

La pensione sarà più ricca nel 2023 per alcuni pensionati. Scopriamo chi potrà godere della sorpresa e ricevere 1.500 euro in più sul cedolino.

Un importo aggiuntivo importante che verrà erogato ai pensionati che compiranno una specifica età.

pensione ricca
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Le pensioni saranno più ricche a partire da gennaio 2023 per effetto del meccanismo di perequazione. Finalmente arriverà la rivalutazione completa del 7/8% ad incrementare gli importi sul cedolino per tutto il nuovo anno. Alcune categorie di pensionati, però, potranno contare su un ulteriore aiuto del valore di 1.500 euro. Una cifra importante che solleverà i beneficiari di un preciso trattamento ossia l’APE Sociale. Parliamo dell’indennità che accompagna i lavoratori fino alla maturazione dei requisiti della pensione di vecchiaia. Ed è proprio al compimento dei 67 anni che i percettori dell’APE Sociale potranno ricevere soldi in più fino anche a 1.500 euro. I destinatari sono gli invalidi con percentuale superiore al 74%, i caregiver che assistono un familiare disabile da più di sei mesi, gli addetti alle mansioni gravose e i disoccupati.

Pensione più ricca con il passaggio dall’APE Sociale alla pensione di vecchiaia

I percettori dell’APE Sociale prossimi al compimento dei 67 anni possono gioire. La pensione di vecchiaia ha un valore superiore rispetto all’indennità prevista dal momento in cui si lascia il lavoro fino al raggiungimento dei requisiti della pensione ordinaria. La pensione anticipata, infatti, prevede che i beneficiari accettino di non ricevere importi superiori a 1.500 euro. Solo compiendo 67 anni tale condizione decade e si potrà calcolare l’importo esatto dell’assegno pensionistico.

Di conseguenza, chi ha lasciato il lavoro a 63 anni con 30 o 36 anni di contributi chiedendo l’APE Sociale e accettando una pensione più bassa, nel 2023 potrà finalmente ricevere un assegno più ricco anche di 1.500 euro tenendo conto della tredicesima. Come importo mensile, invece, la stima potrà essere effettuata solamente conoscendo gli anni di contributi maturati.

Attenzione a non dimenticare un preciso obbligo

Il passaggio dall’APE Sociale alla pensione di vecchiaia non è automatico. Il cittadino dovrà inoltrare domanda di accesso alla pensione di vecchiaia prima di compiere i 67 anni. In questo modo ci si potrà assicurare l’assegno pensionistico ordinario il mese successivo rispetto alla scadenza dell’APE Sociale.

La domanda di pensione di vecchiaia può essere inoltrata telematicamente accedendo al portale dell’INPS tramite credenziali digitali oppure contattando il Contact Center (803 164 chiamando da telefono fisso e 06 164 164 da mobile) o rivolgendosi a CAF e Patronati per lasciarsi aiutare nella procedura.

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