Nuove contaminazioni da listeria, stavolta il ritiro tocca tramezzini e salumi

Il Ministero della Salute segnala altri due prodotti per mancata conformità e sospetta contaminazione da listeria. Nuovi richiami e ritiri in due catene di supermercati.

Purtroppo, parliamo ancora di listeria, batterio che negli ultimi mesi ha causato il ritiro di wurstel contaminati, appartenenti a marchi noti quali Negroni e Wudy Aia. Essendo coinvolti numerosi altri brand, abbiamo inserito qui i dettagli a cui i consumatori devono prestare attenzione per riconoscere i lotti contaminati. Oggi, oltre ai wurstel, scattano una serie di segnalazioni circa tramezzini e salumi venduti nelle catene Penny Market e Iperal. Cerchiamo di capire cosa sta accadendo.

Listeria
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I tramezzini ritirati da Penny Market

In primo luogo, sono stati segnalati i tramezzini salmone e maionese, distribuiti da “Gli Allegri Sapori” e prodotti dal “Laboratorio Gastronomico Due A.A. Srl. A essere contaminati sono due lotti, identificabili dai numeri 22952-1 o 22952-2 riportati sulle confezioni. I tramezzini in questione sono venduti in confezioni da 140 grammi e hanno data di scadenza fissata al 10/10/2022. Se non riuscite a trovare queste informazioni sulle confezioni acquistate, controllate che vi sia il marchio di identificazione IT 9-2907L CE, appartenente allo stabilimento situato in Via Galvani 5/7 a Sedriano, Milano.

Per questi lotti si sospetta una contaminazione da listeria monocytogenes, il batterio che negli esseri umani causa una vera e propria intossicazione, con sintomi quali emicrania, nausea, febbre e nei casi più gravi convulsioni, setticemia e meningite. Se riportate uno di questi sintomi e avete consumato i tramezzini segnalati, recatevi subito dal vostro medico per effettuare analisi che confermeranno o meno l’avvenuto contagio da listeria, che andrà trattato con adeguata cura antibiotica.

Se invece avete uno dei tramezzini in questione e ancora non l’avete consumato, non fatelo: riportatelo al punto vendita per ottenere rimborso o sostituzione.

Porchetta di Ariccia IGP di Iperal non conforme

Il secondo richiamo coinvolge un lotto di porchetta di Ariccia Igp, appartenente al marchio SElezioni Alta Qualità Iperal. Si tratta di vaschette da 90 grammi, con lotto numero V233557 e data di scadenza fissata al 14/10/2022. Il produttore è il Prosciuttificio San Michele Srl, con stabilimento a Lesignano de’ Bagni, situato in provincia di Parma. Anche per questa segnalazione, riportiamo il marchio di identificazione (CE IT 1019L), così che possiate ricercarlo sulle confezioni che avete già acquistato.

Nel caso aveste uno dei lotti segnalati, non consumatelo ma restituitelo al punto vendita per ottenere la sostituzione. Il richiamo in questo caso è dovuto a “non conformità di tipo microbiologico”. 

Segnalazioni di listeria in aumento

Nel nostro paese, gli ultimi mesi sono stati problematici per quanto riguarda i focolai di listeriosi, ormai segnalati da agosto in diverse parti di Italia, soprattutto Lombardia ed Emilia-Romagna. Già ad agosto infatti, il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi aveva segnalato un focolaio da listeria ceppo ST 155, che aveva colpito già 29 persone, con 2 decessi.

Viste le continue segnalazioni, tra wurstel e ora tramezzini, sono in continuo aumento le analisi e i controlli su carne e altri prodotti particolarmente sensibili al rischio di contaminazione. Il batterio listeria è infatti presente sia nei terreni, nell’acqua e nella vegetazione. Può contaminare facilmente diversi alimenti, trasmettendosi quindi all’uomo.

Per i soggetti sani, una semplice cura antibiotica dovrebbe bastare a debellare il batterio e i suoi sintomi, simili a quelli dell’influenza. Per i soggetti più fragili, come immunodepressi o donne in gravidanza, il fatto si fa più serio. I rischi sono febbre alta, setticemie, meningiti e aborto. Dopo il decesso di un uomo di 83 anni, per sospetta meningite da listeria, si parla di batterio-killer, resistente alle temperature basse ed essiccamento ma non alle temperature di cottura degli alimenti. Proprio per quest’ultimo motivo, il Ministero della Salute insiste sul corretto consumo della carne che dev’essere sempre ben cotta, mai consumata cruda.

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