Caro bollette, in arrivo bonus da 600 euro in busta paga: chi ne ha diritto

In arrivo bonus da 600 euro direttamente in busta paga al fine di contrastare il caro bollette. Ecco chi ne ha diritto.

Ottime notizie in arrivo per molti lavoratori che si vedranno riconoscere direttamente in busta paga un bonus da 600 euro volto a contrastare il caro bollette. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

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L’anno in corso non si rivela essere di certo dei migliori. Molti e diversi, purtroppo, sono i fattori che hanno un impatto negativo sulle nostre finanze, come ad esempio il caro energia. A tal proposito abbiamo già avuto modo di vedere come tante e diverse siano le soluzioni per contrastare il caro bollette e ridurre i consumi elettrici e di gas.

Sempre in tale ambito, inoltre, interesserà sapere che giungono ottime notizie per molti lavoratori che si vedranno riconoscere direttamente in busta paga un bonus da 600 euro volto a contrastare il caro bollette. Ma chi ne ha diritto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Caro bollette, in arrivo bonus da 600 euro in busta paga: come funziona e cosa c’è da sapere

Come già detto, giungono ottime notizie per molti lavoratori che si vedranno riconoscere direttamente in busta paga un bonus da 600 euro volto a contrastare il caro bollette. Ma chi ne ha diritto e come funziona? Ebbene, a tal proposito ricordiamo che grazie al decreto Aiuti Bis il governo a guida Draghi ha introdotto una misura attraverso cui intende garantire un valido sostegno ai lavoratori dipendenti che riscontrando delle serie difficoltà economiche a causa del caro bollette.

Si tratta, in pratica, di un contributo straordinario la cui erogazione è facoltativa. Spetta infatti al datore di lavoro decidere se riconoscere o meno tale bonus ai propri dipendenti. A differenza di quanto si possa pensare, inoltre, tale bonus può essere erogato non solo per contrastare il caro energia, ma anche per aiutare i propri dipendenti a far fronte ad altre spese.

A definire quali siano le spese ammesse è l’articolo 51 del Testo unico sulle imposte sui redditi. In base a quest’ultimo si evince che si ha diritto a tale contributo anche per veicoli usati anche a scopi aziendali; servizi per il trasporto ferroviario; buoni per l’acquisto di beni e servizi, ma anche prestiti agevolati e immobili in affitto o in comodato d’uso.

In ogni caso è fondamentale che il dipendente provveda a documentare le spese sostenute, con tanto di fatture e ricevute. In caso contrario non potrà beneficiare del bonus 600 euro. Si tratta comunque, come già detto, di una misura facoltativa. È lo stesso datore di lavoro a decidere in piena libertà se riconoscere o meno tale bonus ai propri dipendenti che, pertanto, non devono avanzare alcuna richiesta in tal senso.

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