Listeriosi, non solo wurstel: quali altri cibi possono essere infettati

Nelle ultime settimane diverse confezioni di wurstel sono state ritirate dai supermercati a causa di un’infezione da listeriosi.

Questa infezione batterica si può contrarre mangiando cibi poco cotti o non lavati, ma non sono soltanto i wurstel ad ospitarla.

listeriosi
Pixabay

Il batterio responsabile della malattia, che in casi gravi può diventare mortale, si annida in molti cibi mal conservati. Evitarla è semplice, basta cuocere i cibi, conservarli in frigorifero e lavarli con attenzione. Importante anche l’igiene in cucina, lavarsi le mani spesso dopo aver maneggiato cibi crudi, specie pesce e pollo, è fondamentale per evitare di contrarre malattie.

Listeriosi, cos’è la malattia dei wurstel

La Listeriosi è una tossoinfiammazione alimentare, dovuta al batterio Listeria monocytogenes. I sintomi più comuni della malattia sono febbre, nausea, diarrea e dolori articolari, comuni a molte altre infezioni. I casi più comuni della malattia si limitano a colpire il sistema digerente, e se curata in tempo con antibiotici l’infezione si risolve in fretta.

Ma alcune persone rischiano più di altre in caso contraggano la Listeriosi. Si parla soprattutto di persone con un sistema immunitario deficitario o compromesso. Si va dai malati oncologici a quelli sieropositivi, fino ai neonati e agli anziani. In questi casi il batterio, non contrastato efficacemente dalle difese immunitarie dell’organismo, si infiltra nel flusso sanguigno e attacca altri sistemi. Si parla in questo caso di Listeriosi sistemica, e sono questi i casi che possono portare alla morte del paziente.

Le cause dell’infezione sono solitamente l’ingestione di cibi infetti. Il modo migliore per verificare un’infezione da listeria sono le analisi del sangue, ma spesso queste non sono necessarie. La listeriosi si cura infatti con una semplice terapia antibiotica, che può essere prescritta dal medico di famiglia. Solo nei casi più gravi è necessario verificare che si tratti effettivamente di listeriosi, per calibrare terapie più mirate.

Come evitare di contrarre la malattia

In questi casi è sempre meglio prevenire che curare, e prevenire un’infezione dal listeria è estremamente semplice. Il batterio della listeriosi non è in grado di sopravvivere a temperature inferiori allo zero o superiori ai 45 gradi centigradi. Basta quindi cuocere attentamente il cibo possibilmente infetto per non correre nessun rischio. Il calore elimina il batterio, e con esso ogni possibilità di contrarre la malattia.

La listeriosi può però annidarsi anche in alimenti crudi, come ad esempio insalate confezionate o insaccati. In questi casi, dove la cottura degli alimenti non è possibile, bisogna ricorrere ad altri metodi. Per le insalate è sufficiente lavarle con attenzione, e non consumarle direttamente dalla scatola. Gli insaccati purtroppo non hanno un metodo di prevenzione, se non assicurarsi che siano stati prodotti e conservati secondo le norme igieniche.

In ogni caso, al momento non sembra esserci nessun pericolo epidemico per la Listeriosi in Italia. Anche gli stessi wurstel infetti, ritirati comunque dagli scaffali dei supermercati, avrebbero già dovuto sparire dalla vendita in quanto in scadenza a brevissimo termine. Basta insomma rispettare semplici norme igieniche e non si corre nessun rischio di contrarre la malattia.

Gestione cookie