Russia, aumentato l’acquisto di farmaci anti radiazioni: cosa significa?

La Russia, a seguito delle sconfitte sul fronte settentrionale della guerra in Ucraina, ha iniziato a minacciare l’uso di armi nucleari. Secondo il Fatto Quotidiano il Cremlino avrebbe anche iniziato a comprare un quantitativo molto alto di ioduro di potassio. Questo composto serve per creare una delle medicine più comuni contro le radiazioni.

È possibile che questa sia un mossa per prepararsi alla guerra nucleare?

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Lo ioduro di potassio viene utilizzato per creare le pillole di iodio. Queste servono per impedire che la tiroide esposta alle radiazioni di isotopi radioattivi dello iodio sviluppi tumori. In caso di esposizione, bisogna prenderne una al giorno finché il pericolo non è passato.

Quanto ioduro di potassio ha acquistato la Russia?

Secondo quanto riportato dal sito dell’agenzia russa Pharmzashchita, che si occupa della produzione di pillole di iodio, è stato indetto un bando per l’acquisto di ioduro di potassio per un valore di circa 5 milioni di rubli. Possono sembrare molti, ma la moneta russa si è svalutata moltissimo negli ultimi anni: questa cifra equivale a nemmeno 90.000 euro.

È comunque quasi il doppio rispetto a quanto normalmente l’agenzia ordina. Ma quanto iodio si acquista con 90.000 euro? Il Fatto Quotidiano parla di circa 1,5 tonnellate. Anche se trasformate in maniera perfettamente efficiente, consisterebbero in circa 11,5 milioni di dosi di farmaci contro le radiazioni.

Sembrano moltissime, ma dato che la profilassi contro le radiazioni prevede l’assunzione di pillole di iodio una volta al giorno, la quantità va messa in scala con altri fattori. Il modo più semplice per capire quanto iodio abbia effettivamente acquistato la Russia, è rifarsi ad un’altra notizia proveniente dalla guerra in Ucraina.

A causa della situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Unione Europea ha donato all’Ucraina 5,5 milioni di dosi di pillole di iodio contro le radiazioni. La metà di quelle potenzialmente ordinate dalla Russia, donate in maniera estemporanea per proteggere ciò che rimane della popolazione di una cittadina Ucraina spopolata dalla guerra. 

Guerra nucleare?

Basandosi soltanto su quest’ordine di iodio, la Russia non sta preparando una guerra nucleare. Le quantità ordinate, purché straordinarie, non sono sufficienti a proteggere né l’intera popolazione, né l’esercito impegnato in Ucraina. Ma se non è per quello, quale può essere la ragione di questo aumento di acquisto di iodio?

Lo iodio in pillole è utilizzato in diversi settori i cui addetti hanno un continuo contatto con le radiazioni, dalla produzione di energia agli ospedali alla ricerca. Il fatto che la Russia abbia aumentato l’acquisto di iodio in questo modo all’inizio della guerra, e non in corrispondenza con le minacce di utilizzo di armi nucleari degli ultimi giorni, potrebbe essere legato alle sanzioni.

Mosca è sempre più isolata dal punto di vista commerciale. Tra i settori che stanno soffrendo di questo isolamento c’è proprio il debole comparto farmaceutico. L’agenzia Pharmzashchita potrebbe aver fatto questo acquisto in vista di un futuro di totale isolamento, per fare scorte e mantenere stabile la propria produzione di pillole di iodio senza dover far affidamento sul commercio internazionale, a cui la Russia ha un accesso sempre più limitato.

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