Patente di guida, attenzione al rinnovo: cosa è cambiato

Un decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha modificato il codice della strada, cambiando alcuni dettagli importanti nel rinnovo della patente di guida.

Alcuni cambiamenti apportati al codice della strada hanno cambiato il rinnovo della partente.

patente di guida
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Il nuovo regolamento introdotto nel codice della strada per decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti entra da subito in vigore. Novità per chi deve rinnovare la patente scaduta da più di 5 anni e per le patenti che permettono di guidare motocicli.

Patente di guida, le novità del rinnovo

La patente di guida va rinnovata ogni dieci anni circa, a meno che non si abbia più di 70 anni, età dalla quale questo tempo inizia a ridursi. Ottenere il rinnovo della patente di guida è semplice e non richiede ulteriori test o esami, ma soltanto un certificato medico che attesti che il possessore della patente sia ancora idoneo. Questo certificato è ottenibile da un medico abilitato, ma spesso di questa pratica si occupano anche le stesse autoscuole che tengono i corsi per l’esame teorico e organizzano l’esame pratico.

A questa regola però il ministero ha recentemente introdotto un’eccezione. Con un decreto, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha tenuto a modificare il rinnovo della patente per una specifica categoria di persone. Lo ha fatto per rendere più sicure le strade ed impedire che qualcuno di inadatto ottenesse la patente di guida.

Da quest’anno infatti, coloro che hanno una patente scaduta da più di cinque anni, dovranno rifare l’esame pratico della patente, ma non quello teorico. Il ministero ha pensato a questo dettaglio per assicurarsi che anche coloro che non guidano da molto tempo siano ancora perfettamente in grado di condurre una vettura su strada, senza causare problemi nei primi mesi dall’ottenimento della patente.

Patente per le moto, novità in arrivo

Come detto il decreto del ministero punta soprattutto a semplificare le pratiche per l’ottenimento della patente, sburocratizzando il sistema. Un esempio sono le nuove regole per quanto riguarda le patenti dei motocicli. Esistono tre tipi di patenti per motocicli: la A1 che permette di guidare i 125 e può essere ottenuta a 16 anni. C’è poi la A2, che permette di guidare qualsiasi motociclo fino a 35 kw di potenza. Infine arriva la patente A, che permette di guidare qualsiasi motociclo.

La novità riguarda l’esame pratico per le ultime due patenti, la A2 che è ottenibile fin dai 18 anni, e la A che invece richiede un’età di almeno 24 anni. Queste patenti potranno essere ottenute senza un esame di guida, a patto che si possegga la patente A1 e si sia superato il corso necessario per passare l’esame. Questo velocizza di molto le pratiche di ottenimento delle patenti per motocicli. Queste diventano quasi una formalità una volta ottenuta la A1 e passato l’esame teorico.

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