Prezzo della benzina in calo, il nuovo documento dell’FMI: situazione senza precedenti

L’invasione russa dell’Ucraina ha ulteriormente oscurato le prospettive di crescita globale, con l’economia europea che deve affrontare una grave battuta d’arresto a causa dei legami commerciali, investimenti e finanziari con i paesi in guerra. 

Ora, l’Europa sta subendo un taglio parziale delle esportazioni di gas naturale dalla Russia, il suo più grande fornitore di energia.

benzina
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La prospettiva di una chiusura totale senza precedenti sta alimentando la preoccupazione per la carenza di gas, i prezzi ancora più elevati e gli impatti economici. Sebbene i responsabili politici si muovano rapidamente, mancano di un progetto per gestire e ridurre al minimo l’impatto.

Tre nuovi documenti di lavoro del FMI esaminano queste importanti questioni.

Esaminano come i mercati frammentati e il trasferimento ritardato dei prezzi possono aggravare gli impatti, il ruolo del mercato globale del gas naturale liquefatto nel moderare i risultati e come tali fattori potrebbero agire in Germania, la più grande economia d’Europa.

In alcuni dei paesi più colpiti dell’Europa centrale e orientale esiste il rischio di carenze fino al 40 per cento del consumo di gas e di una contrazione del prodotto interno lordo fino al 6 per cento.

Gli impatti, tuttavia, potrebbero essere mitigati garantendo forniture e fonti energetiche alternative, allentando i colli di bottiglia delle infrastrutture, incoraggiando il risparmio energetico proteggendo al contempo le famiglie vulnerabili.

La dipendenza dalla Russia per il gas e altre fonti di energia varia ampiamente da paese a paese.

Le infrastrutture europee e la fornitura globale hanno finora affrontato un calo del 60% delle forniture di gas russe da giugno 2021.

Il consumo totale di gas nel primo trimestre è sceso del 9% rispetto all’anno precedente e si stanno sfruttando forniture alternative, in particolare GNL da mercati globali.

Una riduzione fino al 70 per cento del gas russo potrebbe essere gestita a breve termine accedendo a forniture e fonti energetiche alternative e data la riduzione della domanda a causa dei prezzi precedentemente elevati.

Nella realtà di tutti i giorni, gli italiani non hanno scelta. Andare a caccia del distributore più economico, del pieno meno caro.

Negli ultimi tempi la benzina è finalmente calata.

Prendiamo un territorio a caso, il bresciano.

In uno dei distributori di benzina di via San Polo a Brescia la coda di vetture è talmente lunga che, per prendere il proprio posto alla pompa, i guidatori sono costretti a fare una manovra rischiosa: fermare la propria auto in mezzo alla strada e aspettare, con la freccia inserita, finché un cliente non ripone la pistola, sale sul mezzo e lascia finalmente la postazione.

 

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