Non c’è solo l’Assegno Unico: ecco tutte le agevolazioni in corso per le future mamme

L’Italia ha sofferto per decenni un tasso di natalità in calo. Nel 2021 in Italia sono state registrate circa 464.000 nascite, il più basso mai registrato.

Il calo dei tassi di fertilità, combinato con un’aspettativa di vita più lunga, ha lasciato l’Italia con una popolazione significativamente più anziana.
Famiglia italiana fonte pixabay
Famiglia italiana fonte pixabay
La sua età media è ora di 45,9 anni secondo le statistiche dell’UE, rispetto alla media europea di 42,8, superiore a quella di qualsiasi altro paese europeo ad eccezione della Germania.
La crescente crisi demografica, con le nascite in calo e l’aspettativa di vita in aumento, è considerata sia un sintomo che una causa della cronica stagnazione dell’economia italiana.

La crisi economica in corso che attanaglia le famiglie non incentiva certo le giovani coppie, a causa della forte instabilità in cui stiamo vivendo, a mettere su famiglia.

Il governo, che oggi di fatto non esiste più, ha annunciato da tempo che si sarebbe concentrato su misure per frenare la riduzione e l’invecchiamento della popolazione. 
Nel 2020 qualche passo in avanti si era registrato, ma fu un lampo nel buio. Si chiamava Family Act.
La politica di punta del Family Act fu un assegno mensile “universale”, da versare dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 18 anni di età.
Nonostante siano descritti come universali, i pagamenti erano sottoposti a test di reddito e sono su una scala mobile a seconda del reddito di una famiglia. Come del resto avviene con l’assegno unico universale.
Un massimo di 240 euro al mese era disponibile per i genitori di un figlio di età inferiore ai 18 anni, con un aumento fino al 20 per cento per ogni figlio nato successivamente.

Cosa avviene, invece, nel 2022? Cosa succede con la cancellazione del bonus bebè?

Dobbiamo pensare che, oltre all’Assegno Unico Universale, le donne in gravidanza non hanno diritto a nessun’altra risorsa?
La buona notizia è che non è così.
Per le famiglie l’assegno unico non basta davvero, perché davvero troppe sono in difficoltà e così arrivano i nuovi bonus pensati proprio per le donne in gravidanza.
Per le nascite del 2022, solo quelle avvenute entro il 28 febbraio potranno averlo. Si, perchè se è vero che il bonus bebè è stato cancellato dall’assegno unico, l’Inps ha chiarito che per i nati fino al 28 febbraio c’è ancora diritto a richiederlo.
Inoltre le mamme disoccupate possono richiedere al comune un bonus di 1700 euro una tantum per andare avanti. Il bonus va richiesto al comune ma poi sarà l’Inps ad erogare la cifra.
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