Naspi, attenzione ai requisiti per la disoccupazione: la nota dell’Inps

La Naspi è l’indennità di disoccupazione prevista dal nostro Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Non tutti possono richiederla e non tutti ne hanno diritto.

Per le persone in disoccupazione non intenzionale è previsto un assegno mensile denominato NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego).

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La normativa prevede un minimo di 13 settimane di contributo nel quattro anni prima del licenziamento e un minimo di 30 giorni di lavoro effettivo nei due anni precedenti il licenziamento.

NASpI è concesso per un periodo massimo pari alla metà delle settimane di contribuzione delle ultime quattro anni.

Nel 2022 il beneficio è equivalente a:

  • 75% della retribuzione media mensile degli ultimi due anni prima del licenziamento, se la retribuzione media è pari inferiore ad una soglia fissa pari a 1227,55 euro, indicizzata all’inflazione.
  • 75% di euro 1227,55 più il 25% della differenza tra stipendio medio mensile e soglia.

Nel 2020 il tetto del beneficio è stato pari a 1335,40 euro mensili. Dopo quattro mesi, il mensile l’indennità è ridotta del 3% ogni mese.

L’importo massimo erogabile nel 2022 è pari a Euro 1.314,30 (lordi) mensili. A partire dal primo giorno del quarto mese (91° giorno) di fruizione del beneficio, l’importo viene ridotto del 3% ogni mese successivo.

Puoi richiedere NASpI solo in alcune tipologie di casi che faresti bene a conoscere. Puoi usufruirne se:

  • sei un apprendista, lavoratore, artista o collaboratore con rapporto di lavoro dipendente o lavoratore dipendente a tempo determinato di una Pubblica Amministrazione;
  • hai perso involontariamente il lavoro o è terminato il tuo contratto di lavoro a tempo determinato e hai dichiarato tempestivamente al Centro per l’impiego la tua disponibilità (DID) ad iniziare una nuova attività lavorativa o un corso di formazione.

Hai diritto a ricevere NASpI per la metà delle settimane coperte dai contributi negli ultimi quattro anni prima di perdere il lavoro.

Per avere diritto alla NASpI è necessario essere assicurati presso l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) da almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti l’inizio della disoccupazione e aver maturato almeno 30 giorni di tale assicurazione sul lavoro durante il ultimi 12 mesi prima del licenziamento.

In linea generale, i contributi figurativi della NASPI sono utili alla pensione. Ma molti lavoratori si spaventano consultando l’estratto contributivo INPS. Accanto ai contributi figurativi della disoccupazione, infatti, l’INPS mette la Nota 3. Nella legenda è possibile leggere che si tratta di settimane che non sono utili a raggiungere il diritto alla pensione di anzianità.

L’istituto vuole solo segnalare che queste settimane non sono utili al raggiungimento dei “famosi” 35 anni in questione. E non che non possono essere utilizzati per raggiungere il diritto alla pensione.

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